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mercoledì 29 giugno 2011

Appuntamento su Radio Città del Capo

Mercoledì 29 giugno, dalle 8.45 alle 9.30 su RCDC, andrà in onda una trasmissione con Loris Ferrari in studio e Giuseppe Levi al telefono per il Dipartimento fi Fisica dell'Università di Bologna. Sempre al telefono interverrà Stefano Bagnasco (Infn e Cicap). L'intervista sarà ripresa da Manuel Zani (l'autore di Low Energy Nuclear Revolution che tutti conosciamo!) e messa on line nel pomeriggio il prima possibile sul sito di Radio città del Capo

In tutta franchezza sono molto orgoglioso che da questo blog siano nate e continuino a nascere tante belle sinergie: Low Energy Nuclear Revolution ad oggi è senz'altro il fiore all'occhiello.

Inserirò qui sotto i link per accedere, ai contenuti appena saranno resi disponibili:

N.B. RCDC si è distinta sin da gennaio, tra emittenti ben più blasonate, per la grande obiettività e attenzione con cui ha seguito la vicenda E-Cat. Un esempio è il recente articolo dedicato alla press conference della Defkalion ad Atene:

La fusione fredda “bolognese” verrà prodotta in serie: presentato in Grecia l’”Hyperion”


Mentre la comunità scientifica si divide tra entusiasti (pochi) e scettici (tanti), l’economia fa il suo corso. L’energy catalyzer, l’invenzione di Sergio Focardi e Andrea Rossi presentata a Bologna il 14 gennaio scorso che funzionerebbe innescando un principio difusione nucleare a basse temperature ancora inspiegabile tra Nickel e idrogeno, è destinato a diventare un prodotto in serie. Giovedì scorso ad Atene la Defkalion Green Tecnology, impresa costituita in Grecia per sfruttare commercialmente l’invenzione di Andrea Rossi, ha indetto una conferenza stampa nella quale ha presentato il suo prodotto,”l’Hyperion”, e le sue strategie di sviluppo... (leggi tutto l'articolo sul sito di Radio città del Capo)

217 : commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   1 – 200 di 217   Nuovi›   Più recenti»
Fr@ncesco CH ha detto...

Forza ragazzi, avanti così: siete i numeri uno!!!

Tizzie ha detto...

Che collaborazione! Sai anche se l'intervesta/trasmissione verra` trascritta "in casa" ?

francescog ha detto...

si sa nulla per la puntata di oggi di Mr Kilowatt????(info sulla conferenza)...grazie

Tizzie ha detto...

@francescog: non e` stato menzionato nulla Venerdi`, non resta che aspettare stasera.

Daniele Passerini ha detto...

@ Fr@ncesco CH
:-)

@Tizzie
Stavo giusto per chiedere se c'era qualcuno sul blog disposto a... ;)

@francescog
Grazie per l'input. Ho parlato ora con Maurizio Melis. Dice che stasera non si parlerà di né di E-Cat nè della coerenza di Preparata... è rimasto basito quando glielo ho chiesto! La puntata riguarda questioni del Sole 24 ore. Tu dove avevi avuto la "soffiata"? ;)
Andrà in onda invece domani la puntata di Mr Kilowatt sulla conferenza stampa del 23 ad Atene. La lancio tra un po' con un post apposta, ovvero un appost! :)))

Tizzie ha detto...

@Daniele: quanto alle interviste di RCDC, se il video previsto e` integrale si puo` pensare di fornire la trascrizione anche per poter poi permettere di aggiungervi sottotitoli (magari poi tradotti in inglese). Se pero` supera i 10 minuti da solo non credo di riuscire a farcela in tempi brevi, anche se rispetto alle trasmissioni di Mr.Kilowatt (ad esempio) il ritmo sara` efettivamente molto meno serrato e le parole da trascrivere di meno.

Oppure il video che sara` girato sara` piu` che altro un montaggio delle parti piu` importanti?

Anonimo ha detto...

http://cse.umn.edu/admin/comm/newsreleases/2011_6_21_new-electricity.php

epOde ha detto...

@Daniele

Hai visto l'ultimo video pubblicato da Krivit su i calcoli fatti da rossi?

L'ho messo nei commenti del post precedente :)

Fabio V. ha detto...

Convertire il calore direttamente in elettricità?

Sembra fatto apposta per'E-cat!

http://cse.umn.edu/admin/comm/newsreleases/2011_6_21_new-electricity.php


"I ricercatori dell'Università del Minnesota hanno ideato una nuova lega che potrebbe rendere quello che fino a poco tempo fa sembrava un sogno in realtà. Il metodo di conversione dell'energia è ancora nelle fasi iniziali di sviluppo, ma potrebbe avere ripercussioni in molteplici settori e cambiare gli stili di vita di molti.
La lega si chiama Ni45Co5Mn40Sn10 e più semplicemente si tratta di un materiale basato su nickel, cobalto, manganese e stagno. Questa soluzione, a seconda della temperatura, può essere altamente magnetica oppure a no. Si tratta di un composto multiferroico, cioè dotato di magnetismo e ferroelettricità, o polarizzazione elettrica permanente".

robi ha detto...

Daniele
quello in mezzo al mare nel golfo di guinea adesso lo vedi
scusate la divagazione

zioseb ha detto...

La competizione con dispositivi simili all'E.Cat è già cominciata guardate qua : http://www.brillouinenergy.com/ a questo punto penso che il segreto del Sig. Rossi non durerà per molto. La competizione in questo campo velocizzerà l'arrivo di dispositivi simili nelle nostre case. Favorevole ad una giusta concorrenza :-)

Anonimo ha detto...

.....il segreto del sig.rossi è destinato a durare poco ma il sig.rossi lo sa bene..altrimenti non si sarebbe gicato la carta del brevetto..è veramente molto intelligente e se la sta giocando al meglio...non penso altrettanto dell'università di bologna che con interviste di qua e di la il nobel non lo prende di certo...

gio

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
Non lo so nemmeno io, sto chiedendo... se RCDC è d'accordo organizzo una trascrizione collettive come già fatto altre volte.

@Enrico Maria Podestà
Non ho avuto cuore di vederlo tutto!

@Fabio V.
WOW! Grazie del link.

@robi
E lo vedo sì ora.
Aspetta, aspetta... c'è una persona che conosco che lavora sulle piattaforme petrolifere, vuoi vedere che... mo' glielo chiedo! ;)

@zioseb
Grazie, indago! ^__^

@gio
A me tutto quel che viene detto a proposito del gruppo di Bologna ricorda tanto quella famosa canzone cantata da Antoine:
"Se sei bello ti tirano le pietre,
se sei brutto ti tirano le pietre:
qualunque cosa fai,
ovunque te ne vai,
tu sempre pietre in faccia prenderai..."

Se accettano un'intervista che gli viene proposta non sono professionali, se non l'accettano sono omertosi... MA BASTA!!! :-)
Io invece penso il contrario: sta facendo tutto quel che deve fare UniBO, comincia a tirare un po' troppo la corda Rossi...

Luigi D. ha detto...

@ zioseb

Totalmente d'accordo: sosteniamo questo da tempo.

Ottima segnalazione: dai un'occhiata all' "Technical Advisory Board" ;)

Chi ha fatto "i compiti a casa" non casca dal pero!

Anonimo ha detto...

@ daniele

guarda che non c'era nessun malanimo nei confronti di bologna ...la mia è solo una constatazione....il nobel non si vince con le interviste....e è evidente che questo sia il loro primario obiettivo....a questo punto io sarei più prudente perchè rischi di finire cornuto e mazziato!........invece rossi ha veramente una marcia in più e sta andando diritto al suo risultato!

gio

Riccardo T. ha detto...

@Daniele

1) In che senso Rossi sta tiramdo troppo la corda?
2) Sarà possibile sapere che tipo di R&D farà Unibo? Non credo che Rossi dia 500.000 cocuzze solo per fare prova di calorimetria..

Thanks

Ric

Anonimo ha detto...

@ riccardo t.

è evidente che per rossi il contratto con unibo è quello che conta di meno, tra tutti quelli che ha firmato!

rodrigo ha detto...

@ zioseb

Sembra che siano ancora lontani dai guadagni dichiarati e/o verificati da Rossi e dalla "stabilità" dell' E-Cat, anche se stanno procedendo velocemente:

"We have demonstrated that the nickel-hydrogen system is able to achieve more than 100% excess heat production (“2X”). The most recent data shows that excess heat production was in the range of 110% for 2 hours. We are looking closely at the experimental data from this run and will use it to attempt to break through the next threshold 200% (“3X”) in the upcoming months.

Sembra che i dati con il guadagno 2 siano di febbraio 2011.

In compenso l'approccio è totalmente diverso, molto più scientifico e c'è abbondanza di dati e formulette (anche se credere o meno è un altro discorso come per il caso di Rossi).

Anonimo ha detto...

@ rodrigo
io penso che rossi sia molto più avanti di quanto dichiara, ma molto.....

gio

Tal dei tali ha detto...

Un nuovo concorrente per Rossi

http://newenergyandfuel.com/

Anonimo ha detto...

.....e così come è partita la caccia a rossi quanto meno per raggiungerlo sl prodotto......altrettanto sarà partita la sperimentazione di altre università per la spiegazione del fenomeno

gio

01jojo ha detto...

Ho letto in passato che Rossi sta cercando soluzioni alternative dal calore all'elettricita'.
Chissa' che non sia in contatto con questi ricercatori :-)

http://www.businessmagazine.it/news/dal-calore-all-elettricita-grazie-ad-una-nuova-lega_37419.html

N.B. ...Sempre il nickel di mezzo! :-D

Ciao, Gio

Anonimo ha detto...

..sembra proprio che ci aspetti un nuovo mondo

ciao 01jojo

roberto ha detto...

ho visto hyperion. tra l'altro, ho appena finito di leggere proprio "i canti di hyperion" e , un po' esaltato dall'ipertech, mi sono rimesso a leggere "mendicanti di spagna". ve lo consiglio, bel libro... si sviluppa in un mondo in cui l'energia (la chiamano energia y) e al limite del gratuito... e poi tante altre cose....

vabbè, vaniloqui a parte, quand'è che potrò davvero investire i miei 3000 euro in uno scaldabagno nucleare?

...e vedere che succede all'equazione economica togliendo l'energia :=)

Daniele Passerini ha detto...

@gio
Scusa ma non capisco proprio in cosa consisterebbe la tua constatazione. Ovviamente il loro obiettivo primario non è e non può essere vincere il premio Nobel, se lo fosse farebbero un pessimo servizio alla scienza. Non so se è chiaro il distinguo. Molto meglio stare coi piedi per terra.
P.S. anche io credo che Rossi sia molto più avanti, molto.

@Riccardo T.
Tira troppo la corda a volere a tutti i costi una cortina fumogena attorno... ormai è evidente che la cerca e vuole, ma sicuramente mette tante pallottole in canna ai suoi nemici così facendo.
Le informazioni che chiedi le daranno probabilmente nell'intervista a RCDC dopodomani (e mi pare qualcosa Levi abbia già detto nell'intervista a Bagnasco su Query on line).

@Tal dei tali
Stavolta sei arrivato ultimo! :)

@01jojo
Sto indagando...

Anonimo ha detto...

@ daniele
...provo a spiegarmi meglio....rossi con la firma del contratto ha vincolato a sè unibo, certo gli avrà promesso come pare un test completamente libero sull’e-cat, ma a questo punto le tempistiche le detta rossi ..deciderà quando e forse anche come!..... Ottiene così l’effetto di rallentare una ricerca che abbia come fine la divulgazione ,da parte dell’ente di ricerca che fino ad ora era in vantaggio su ogni altro .................penso che rossi abbia firmato principalmente per rallentare la fase divulgativa…per lo meno fino a quando avrà perfezionato il brevetto ….nel frattempo ogni altro ente sta sicuramente tentando di recuperare su unibo………ripeto rossi se la gioca alla grande unibo un’po’ meno ….o così pare!

gio

01jojo ha detto...

Ci sono un po' troppi gio :-)
Da ora in poi mi firmero' con " Gnu Iorc".

fefochip ha detto...

applicate la tecnologia dell'e-cat a quest'altra :
http://www.tomshw.it/cont/news/il-calore-diventa-elettricita-rivoluzione-per-i-portatili/32212/1.html

e cominciate a sognare

piero41 ha detto...

Rossi ha sempre detto,mi sembra, che le due università non faranno misure per i curiosi ma dovranno studiare a fondo il fenomeno e la sua teoria di base ,penso per rendere sicuro e controllabile il funzionamento dello stesso anche a potenze molto superiori. Se vuol entrare nel mercato della riconversione delle attuali grandi centrali da più gigawatt non può offrire alla G.E o all'Enel una base da 1 Mw ma almeno da 100-250 Mw almeno mi immagino. Se non si conosce bene il comportamento delle LENR o della FF come dice lui, non si può pensare di progettare centrali di tale potenza sicure e sempre funzionanti..Altrimenti si troverà tagliato fuori da tale mercato.

Vettore ha detto...

Interessanti le informazioni su Brillouin Energy, come era facile prevedere molti stanno cavalcando l'onda... Ho guardato i documenti che propongono: sicuramente sono molto, molto più indietro di Rossi, e comunque hanno (mi è sembrato di capire) uno svantaggio grosso che non gli permetterà di raggiungerlo: lavorano solo in fase liquida, quindi non possono mai raggiungere temperature più elevate di quelle di ebollizione.
Tra l'altro ovviamente loro adottalo l'approccio "americano": prima trovano un venture capitalist che li finanzia, poi con i soldi in mano sviluppano e licenziano la tecnologia (forse, un giorno...). Che è lo stesso approccio di Mills, il quale in più di 10 anni ha raccolto un sacco di soldi in questo modo, ma non ha prodotto ancora alcunchè di commercializzabile. Uno dei motivi per cui Rossi mi ha ispirato fiducia fin dall'inizio è che ha adottato l'approccio opposto ("italiano"): ci metto io i soldi per lo sviluppo, ti porto una cosa che funziona, e se ti piace e la vuoi mi paghi. :-)

Silvio (non Caggia) ha detto...

@Daniele
Non ho avuto cuore di vederlo tutto!
Perchè ? Krivit non compare e quasi non si sente nemmeno, c'è solo Rossi e qualche fugace apparizione di Le vi e Focardi !

Anonimo ha detto...

Salve è andato ora in onada uno spot su radio 24 per la puntata di stasera di Mr Kilowatt di Maurizio Melis ed ha detto una cosa importante.

Ha parlato del presunto prezzo delle E-cat su 5.000 per un abitazione di 200/250 mq.

Si sa niente riguardo il prezzo e il tipo di formula che verrà adotata ?

Davide ha detto...

@ gio
Ma perchè ti preoccupi dicendo che l'università di Bologna non vincerà mai il Nobel facendo interviste a destra e a manca?
Loro sono quelli che devono testare il dispositivo in modo indipendente, non sono mica quelli che l'hanno inventato. Perchè dovrebbero prendere il Nobel?

Giu7 ha detto...

Spero che il brevetto non venga concesso a nessuno.Piu' concorrenza c'e' e meglio e'.

AR ha detto...

@Zioseb
Grazie della segnalazione, è un'ulteriore conferma delle reazioni piezonucleari; la Brillouin utilizza un sistema elettromagnatico pulsato ovvero MAGNETOSTRIZIONE, uno dei tanti metodi che producono cavitazione.
Cavitazione che può essere prodotta anche nei solidi ad esempio con la pressione generata dal calore o dalla pressione generata corrente come in questo caso:
http://ip.com/patapp/US20050069072

Vi consiglio di leggere molto attentamente questo brevetto, potrebbe esserci il segreto del catalizzatore di Rossi ;-)

Silvio (non Caggia) ha detto...

Ma con tutto questo proliferare di invenzioni miracolose, non capisco come mai abbiamo in mano solo siti web, papers, quasi-brevetti ma mai niente nelle vetrine dei negozi ?
Tutta colpa di negazionisti, scettici, denigratori, miscredenti, scienza cieca e ottusa, establishment, 7 sorelle, 7 spose per 7 fratelli, rocco e i suoi fratelli, cip e ciop, qui quo qua, eccetera eccetera ..... ?

Silvio (non Caggia) ha detto...

Dimenticavo PISAPIA ...

Mahler ha detto...

Dimenticavo! Sia gli audiovisivi del mio vecchio commento che quelli dell'ultimo commento sono in ordine cronologico... :-)

Davide ha detto...

C'è qualcuno qui che ha fatto il video L.E.N.Revolution?
Non posso scrivere da solo qui:
http://www.defkalion-energy.com/forum/viewtopic.php?f=3&t=28&p=582#p582
sennò dopo pensano che l'ho fatto io.

Davide ha detto...

Tra l'altro hanno segnalato qualche errore nei sottotitoli.

Riccardo T. ha detto...

@Daniele

Ciao Dan,

1) I risultati del test di febbraio saranno pubblicati qui o su QOL (visto che Levi ha detto che se li volevano glieli avrebbe dati e immagino che QOL li abbia certamente richiesti)

2) C'è un post di Rossi che testimonia che il 14 Giu ha fatto un test con Bianchini con l'e-cat in autosostentamento. C'è qualche possibilità di intervistare Bianchini :)

La sensazione che ho che c'è un sacco di informazione "off the record" che a noi comuni mortale non è dato ad accedere...

Sorry ma devi fare da intercessore con gli Dei :)

Ric

AR ha detto...

@Andrea G.S.
Ho risposto in parte alla tua domanda durante l'intervista di Mistero su Italia 1.
I primi "complottari" siamo noi, questo è il primo scoglio ed un esempio concreto lo puoi leggere tra le pagine di questo blog, oppure su EA.
A volte la paura aracaica delle sette sorelle impedisce ad un imprenditore di investire in una nuova idea o una nuova scopertaq rivoluzionaria.
Alla fine il mercato, ma se ci pensi è l'inizio, cioè sempre noi!
Un gioco perverso che deve anche fare i conti con smanie di potere, egocentrismo etc.
Un gioco dal quale è difficile uscire, lo stesso Rossi è al 20% di quanto dovrà far quadrare.

Comunque nelle vetrine dei negozi c'è già molto, solo che a volte non si conosce e si generalizza per semplificazione; ma in verità prima di esprimersi bisognerebbe sempre verificare le proprie affermazioni o rileggersi i post precedenti, perchè si rischia di precludere la possibilità ad altri di approfondire.

Riccardo T. ha detto...

@Daniele

Dimenticavo:...(scusa sono in ferie e essendo in panciolle in collina con la vista sul mare sono in preda ad una crisi di domandite acuta):

In questo post

http://aleklett.wordpress.com/2011/04/11/rossi-energy-catalyst-a-big-hoax-or-new-physics/#comment-5832

il prof Aleklett, credo capo di Hessen, riporta che era in corso il mese scorso una analisi dettagliata sulle "scorie" dell'ecat. Non è che è possibile saperne di più (magari tampinando il buon Mats che certamente ha un accesso alle fonti più facilitato?

Grazie! Poi la smetto di fare domande.

Forse :)

Ric

Daniele Passerini ha detto...

@Mahler
Grazie 1000, stasera lo faccio!

mario massa ha detto...

@fefochip
@01jojo

La cosa è interessante, ma come quasi sempre i giornalisti non capiscono nulla e arrivano a conclusioni assurde. Pensare di utilizzare tale lega per recuperare energia da un PC significa non avere capito nulla di termodinamica. (spero di non dovere spiegare perchè)

Matteo ha detto...

>Ha parlato del presunto prezzo delle E-cat su 5.000 per un abitazione di 200/250 mq.
-------------------------------
ma secondo voi qualcuno a gennaio 2012 si comprerà un e-cat? e se si potrà farlo funzionare solo come caldaia, e dovrà procurarsi bombole di idrogeno da tenersi in casa (!) e polveri nanometriche di nichel.
Con sempre tutto il rischio di vedersi arrivare una brutta sorpresa nella bolletta della corrente..

Davide ha detto...

penso che i primi 100 impianti (GRANDI e quindi non semplici e-cat) verranno venduti a gente che vuole copiarli o capirne il segreto.

Tal dei tali ha detto...

@Matteo
La quantità infima di idrogeno richiesta sarà prodotta direttamente dall'e-cat per idrolisi dell'acqua, quindi niente bombole da tenere in casa! In più, se sarà attivo l'autosostentamento, tenuto conto il riavvio ogni 6 mesi causa rifornimento di nichel, il consumo di energia elettrica sarà pari ad una barzelletta!!

Matteo ha detto...

@Davide
è quello che pensavo anch'io.. evidentemente quello degli e-cat domestici è un discorso-spot che fanno i giornalisti per rendere appetibile la notizia.

Matteo ha detto...

@Tal dei tali
hai voglia prima di trovare degli e-cat in commercio come dici tu.. altro che gennaio 2012..

Gianni Bedini ha detto...

@Matteo

Defkalion non ha ancora un piano di vendita per l'Italia: infatti alla domanda di Salomone
"hi there
who will sell e-cat in italy?"

risponde così:
Re: commercial information
Defkalion GT
PostPosted: Mon Jun 27, 2011 4:33 pm
Offline

Joined: Fri Jun 24, 2011 12:56 pm
Posts: 30

Not defined yet.

Le vendite dovrebbero iniziare a novembre nell'area balcanica.
Saluti
Gibed

Gianni Bedini ha detto...

@Tal dei Tali

Secondo Defkalion l'idrogeno sarà stoccato in un contenitore da 2 litri a 200 bar

Gibed

Gianni Bedini ha detto...

@tutti
Scusate, mi correggo: le vendite inizieranno in Grecia.

Defkalion GT
PostPosted: Tue Jun 28, 2011 12:28 am

First we produce, then we sell, starting from Greece.
(Please not our comment in viewtopic.php?f=3&t=87)

As for "third party testing", please note our posts in other topics in this forum
(viewtopic.php?f=3&t=43)

Tal dei tali ha detto...

@Cibed
2 litri di idrogeno è tantissimo e 200 bar è dieci volte quanto millantato da Rossi!!!!

Tizzie ha detto...

@Tal dei tali: stai confondendo il contenuto di idrogeno nella bombola con quello nel reattore.

Vettore ha detto...

Credo che intendessero dire "bombola da 200 bar", non idrogeno a 200 bar... sarebbe una quantità spropositata e pericolosa. Del resto se usano una bombola da 2 litri, significa che non ne serve così tanto (altrimenti era più conveniente e sicuro aumentare il volume e diminuire la pressione).

Gianni Bedini ha detto...

Riguardo all'idrogeno ealtre cose, ri-posto un mio commento al post di oggi 28 giugno (l'annuncio della trasmissione a Radio 24):

Gibed ha detto...

Segnalo che nel forum Defkalion si trovano risposte molto specifiche su dettagli dei prodotti Hyperion. Ad esempio, ho chiesto informazioni sulla capacità e pressione del serbatoio di idrogeno, e la risposta è stata:
-------
2lt at 200 bars with N60 Hydrogen is enough for more than 6 months continious operation
Thank you for your attention
-------

Ancor più interessante una serie di domande e risposte sul funzionamento, prese da un altro post:
----------
1. What is the maximum temperature of steam that can be produced using Hyperion?
2. How fast is power regulation, let say from 50% to 100%? Fast power regulation is done be proportional valves but knowing this parameter would be interesting.
3. What is the minimum power level for Hyperion to be operational? Especially during the night there is no need to run with full power but still power plant can not be shut down. In this case fuel cost is not a problem but other things like water steam can be saved.



1. In a Hyperion/external heat exchanger system, the maximum temperature we can get for the steam at the heat exchanger output is 414C.
2. In a 20kW multireactor module, rising from 50% to 100% requires aprox 4min. Detailed graphs will be available with final product specs
3.This depends on the configuration. In the previous example (20kW multireactor), minimum power level is, at present, 2.5kW.

All these figures reflect to the present pilot production version of products. Final product's specs may change the above mentioned figures.
--------

Sembra quindi che Defkalion, come del resto dicono nel forum, abbia già condotto diversi test. Anche in questo caso non ci sono conferme esterne, ma le risposte sono date con sicurezza, apparentemente.

28 giugno 2011 16:51

A me non piacerebbe la bombola di idrogeno in casa. Che ne dite voi tecnici?

Grazie

Gibed

Gianni Bedini ha detto...

Nel frattempo, ho notato che l'inaugurazione dell'impianto in Grecia è posticipata da Ottobre al quarto trimestre 2011, e le vendite al primo trimestre 2012.
Da http://www.defkalion-energy.com/products:
"The 1MW Hyperion will be inaugurated in Q4 of 2011 with its production phase to commence in Q1 of 2012. This first 1MW reactor will be the first large scale unit based on multiples of the smaller Hyperion models in array. It will be used to partially cover the energy needs of the factory. It shall also be used as a show case unit."

Gibed

francescog ha detto...

Gibed ottobre fa parte del Q4 del 2011....per la commercializzazione Rossi inizierà (indipendemente dalla defkalion...) con la Leonardo corp a novembre (solo in USA presumo per poi entrare in scena nel 2012 anche amperego) non mi pare che Rossi abbia cambiato piani e date...

Gianni Bedini ha detto...

@francescog

In precedenti messaggi, sia di Rossi sul suo forum, sia della stessa Defkalion, l'inaugurazione era indicata per ottobre, poi per fine ottobre, ora per il quarto trimestre, ossia una data compresa tra 1-10 e 31-12, mentre le vendite dovevano iniziare in Grecia a novembre.
Mi pare che si stiano preparando nel caso l'impianto non sia pronto entro ottobre; in ogni caso le vendite sono slittate da novembre 2011 a Q1 2012, cioè a una data compresa tra 1-1-2012 e 31-3-2012.
Tutto considerato, mi pare che si adombri un ritardo rispetto alle dichiarazioni di qualche settimana fa. Chiedo scusa se non ero stato chiaro.

Gibed

Davide ha detto...

veramente proprio oggi Rossi ha scritto questo sul suo blog:
"in October we will start the industrial operation of our plants".
Quindi secondo lui non ci sono ritardi.

Forse i Greci per inaugurazione intendono qualcos'altro, non la messa in opera; magari la presentazione ufficiale.

Daniele Passerini ha detto...

UN SALUTO A TUTTI... l'estate si ripercuote sulla mia presenza nel blog. Cerco di leggere tutti i commenti ma non riesco a rispondere a tutto... adesso non riesco a stare su internet il tempo che servirebbe. Ho anche bisogno di un po' di relax.

@Riccardo T.
La situazione a Bologna dentro il DF (e non solo il DF) è l'esatto opposto di come la dipingono i "critici", dall'esterno: coesa e tranquilla. Ma interviste estemporanee a parte hanno scelto di non entrare in bagarre. Comunque proverò a contattare Bianchini.
Chiederò numi anche a Mats per la tua domanda relativa agli svedesi.

@Mahler
Ho predisposto le pagine... ma è un periodo che ho poca voglia di stare a casa al PC. Comunque prossimamente comincio a riempirle.

Tizzie ha detto...

Ascoltata oggi l'intervista... a mio parere deludente: non aggiunge informazioni nuove e conferma i tempi biblici (ed a mio parere, da profano, inspiegabili visto che ci troveremmo di fronte a qualcosa di rivoluzionario, in teoria) richiesti per la conferma scientifica del fenomeno da parte di UniBo.

Mahler ha detto...

@Daniele
Tranquillo, il lavoro che fai è davvero encomiabile ;-)
Ti consiglio di trascriverti la lista però, altrimenti rischi di non ritrovare più il mio commento!

mirco ha detto...

@Daniele...
se vuoi fare un post coin la traduzione della cella di Bolotov, validata da universita russe in maggio....e con tutti i principi UTILI spiegati nella pagina del brevetto, da qui:
http://forum.nexusedizioni.it/proviamo_a_costruire_una_cella_a_fusionefredda_copy_left-t5901.0.html;msg75728#msg75728
la trovi....
fai copia incolla (c'e copia anche sul meetup milano)

Guido52 ha detto...

Salve,
ho letto il secondo report di Kivrit : come dargli torto anche alla luce dello stridente contrasto tra i roboanti annunci di vasti piani industriali e l' l'evidente povertà e arretratezza delle strutture e del grado di ingegnerizzazione di un dispositivo che ( incredibilmente ) dovrebbe essere prodotto su scala industriale nell'arco di pochi mesi. Il comportamento di Rossi è a mio parere estremamente spregiudicato nello sfruttare mediaticamente l' interessamento di alcuni scienziati mettendo a rischio la loro carriera
e rischiando di compromettere la reputazione di antiche istituzioni . Se fossi in loro ( scienziati e istituzioni) rifiuterei di prestare qualsiasi forma di ulteriore collaborazione ( e questo dovrebbe valere anche per i giornalisti) in assenza di una immediata , pubblica e controllata dimostrazione del funzionamento ( sia pure di massima) del dispositivo rimandando a sperimentazioni a medio/ lungo termine solo gli approfondimenti circa il principio di funzionamento e l'esatto output energetico. E non si dica che Rossi può fare ciò che vuole perchè rischia solo del suo ( ammesso che sia così) in quanto il discreto che potrebbe derivare da questa vicenda colpirebbe tutti coloro che pazientemente e discretamente hanno lavorato e lavorano nel campo delle LENR (e ai cui risultati Rossi sarebbe largamente tributario se il suo dispositivo funzionasse) nonchè ogni campo della scienza di frontiera in generale.

Guido52

Rampa ha detto...

@Guido52
"Se fossi in loro ( scienziati e istituzioni) rifiuterei di prestare qualsiasi forma di ulteriore collaborazione ( e questo dovrebbe valere anche per i giornalisti) in assenza di una immediata , pubblica e controllata dimostrazione del funzionamento ( sia pure di massima) del dispositivo rimandando a sperimentazioni a medio/ lungo termine solo gli approfondimenti circa il principio di funzionamento e l'esatto output energetico."

Che io sappia hanno accettato il contratto solo dopo aver verificato l'apparecchio in privato.
Purtroppo per gli scettici, solo in privato...!
Quindi hanno già i dati di massima in mano.

McRae ha detto...

@Guido52
Io mi son fatto l'idea che Rossi cura (e sta curando lo sviluppo) dell'E-cat, ma tutto il resto, l'ingegnerizzazione, il controllo elettronico del sistema etc etc è curato dalla Defkalion, e non possiamo assolutamente sapere a che punto si trovano. Poi se Rossi per le sue prove preferisce lavorare "a mano" regolando da se le potenze da fornire alle resistenze, non posso dargli ovviamente contro.

Anonimo ha detto...

X Rampa,
Bene, allora aspettiamo il comunicato ufficiale di Unibo dove dichiarano di aver verificato in privato l'apparecchio e giurano che l'eccesso di calore era evidente.

Dovranno farlo, altrimenti qualcuno potrebbe chiedere loro se per caso stanno facendo ricerca sui motivi di un fenomeno senza avere almeno accertato che il fenomeno esista.


mW

Rampa ha detto...

@mW

Ok

epOde ha detto...

@Tutti

Qualche buon samaritano ha registrato la trasmissione di stamattina di RCDC per caso? Questi non hanno podcast.....

Giuseppe ha detto...

Un Aggiornamento, sempre se già non lo avete letto.

leggete questa traduzione... anche se maccheronica comunque si capisce un bel pò della strategia della Defkalion

http://translate.google.com/translate?sl=el&tl=it&u=http%3A%2F%2Fwww.xronos.gr%2Fdetail.php%3FID%3D69953

Saluti a Tutti

Anonimo ha detto...

X Rampa,
oh che bello andare d'accordo.
mW

francescog ha detto...

mW rampa la prima fase (seguita dal report) sarà di verifiche e misure sulla macchina nulla a che fare con il "principio" o con i "motivi" di funzionamento...se è stato fatto un test "privato" non penso che verrà divulgato dato che verrà fatto come prima cosa in via "ufficiale".....

Anonimo ha detto...

@francescog,

Vedo che hai letto il contratto, io no.

Molto bene, la natura del discorso non cambia di un millimetro.

Poichè queste verifiche e misure sulla macchina si possono fare molto rapidamente, (Levi di chiara di averlo fatto in 18 ore) immagino che il report di Unibo uscirà rapidamente, altrimenti solite obiezioni.


mW

Anonimo ha detto...

Domanda:

visto che la fase di verifiche da parte di UNIBO si fà in pochi giorni, cosa succederebbe se la calorimetria smentisse i claims di Rossi? Unibo lascierebbe perdere e si terrebbe i soldi senza aver fatto nulla?


mW

Fr@ncesco CH ha detto...

Qui è possibile ascoltare la registrazione della trasmissione sul Catalizzatore di Energia diffusa stamattina da Radio Città del Capo:

http://radio.rcdc.it/archives/eppur-saccende-i-fisici-delluniversita-di-bologna-studiano-le-cat-rossi-focardi-82179/

In studio Loris Ferrari e in collegamento telefonico Giuseppe Levi

Anonimo ha detto...

Se a Bologna hanno già fatto i test in privato comunque non importa, dovranno rifarli nell'ambito del programma di ricerca e verifica del nuovo contratto con tutti i crismi e perfettamente documentato.

Se la calorimetria dovesse smentire Rossi presumo che i soldi pagata a UNIBO comunque resterebbero a UNIBO, il fatto che Rossi ha sganciato suoi soldi per fare questa ricerca rafforza la posizione di chi crede che l'Ecat funziona.

Nei contratti di solito sono previste una serie di clausole con cui le parti possono recedere, bisognerebbe avere sotto mano il contratto.

Anonimo ha detto...

Interessante la news postata tradotta da Giuseppe.
Ci sono anche i cinesi in ballo per l'Ecat.

I posti di lavoro comunque non verranno fuori dalla fabbrica di Ecat ma dalle decine di migliaia di lavoratori che installeranno milioni di Ecat nelle case, impiantisti, periti, termotecnici, con tutto l'indotto che seguirebbe di commercialisti, fornitori di materiale idraulico, ecc

Anonimo ha detto...

... Daniele che ci vuoi fare!!! ...

Volente o nolente il tuo blog è il punto di riferimento più importante al Mondo per gli internauti circa la faccenda Ecat.

My2Cents ha detto...

Continua la sag(r)a Krivit, ecco un'altra puntata del suo report:

Report #2 - Energy Catalyzer: Scientific Communication and Ethics Issues

http://newenergytimes.com/v2/news/2011/37/Report2-372-EnergyCatalyzerScientificCommunicationAndEthicsIssues.shtml

Mi scuso in anticipo se qualcuno lo avesse già segnalato....
Non ho ancora avuto modo di leggerlo tutto, ma a prima vista non sembra del tutto obiettivo e focalizzato sui fatti; viceversa si ritrovano di nuovo i trascorsi di Rossi....

Fr@ncesco CH ha detto...

Un previsione "spannometrica" riguardo a cosa il Catalizzatore di Energia potrebbe fare in teoria:

1) ridurre il costo del riscaldamento di casa nostra del 95% (= costo inferiore di diciannove ventesimi)

2) ridurre il costo dell'energia elettrica del 90% (= costo inferiore di nove decimi)

3) ridurre conseguentemente il costo di produzione di QUALSIASI
PRODOTTO, da un barattolo di alluminio a un computer, della metà

4) favorire l'abitabilità di aree oggi scarsamente abitate quali certe isole per esempio (= maggiore indipendenza energetica e più economici impianti di desalinizzazione)

5) favorire collegamenti sia nautici sia ferroviari sia stradali sia aerei grazie alla creazione di mezzi di trasporto che hanno come cuore l'E-Cat



Su questo ultimo punto, aggiungo che a mio avviso il vero "botto" avverrà quando si riuscirà a integrare un Catalizzatore di Energia in un'auto elettrica in quanto attualmente il principale costo di un'elettrica deriva dal costo esorbitante delle sue batterie. In questa ipotesi il Catalizzatore di Energia non verrebbe usato per fare direttamente muovere l'autoveicolo, bensì come "ricaricatore" continuo delle batterie del veicolo elettrico.



Sommate tutte queste ipotesi, è ragionevole ponderare come si potrebbe essere vicini a una nuova fase di sviluppo energetico dell'umanità. Si potrebbe affermare che staremmo per passare dall'epoca della rivoluzione industriale (rivoluzione basata sul motore a vapore e poi sul motore a scoppio) alla RIVOLUZIONE NUCLEARE.

Tizzie ha detto...

@Fr@ncesco CH:
> RIVOLUZIONE NUCLEARE

O Eta` del Nickel.

Alberto R. ha detto...

Sarebbe tutto bellissimo...

... SE FUNZIONASSE

Ma tutte le evidenze al momento mostrano il contrario.

Spingerei piuttosto per delle belle centrali a fissione al torio a sali fusi (MSR), che davvero HANNO FUNZIONATO per anni e potrebbero risolvere in modo REALE i problemi energetici dell'umanità.

Tal dei tali ha detto...

@Alberto R.
Mi consenta ... più torio per tutti!

Silvio (non Caggia) ha detto...

Appena ascoltata l'intervista. A caldo pochi commenti

Alcuni giorni fa è stato firmato un contratto ufficiale tra il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna e l’EFA srl
Riuscremmo mai leggerlo/vederlo questo contratto ?

la durata della collaborazione è fissata in due anni.
Speriamo di non dovere aspettare tutto questo tempo per avere la fatidica risposta Go/NoGo

Andrea Rossi metterà a disposizione anche i locali per attrezzare i laboratori e i macchinari necessari agli esperimenti.
Se ciò si traduce nel fare gli esperimenti nel solito capannone, non è un segno positivo.

Focardi era in diretta o hanno ripreso una registrazione ? Mi sembra di sentire esattamente le stesse identiche frasi dette nelle intervise precedenti.

Andrea kWh ha detto...

Secondo me sta fissione nuculare è una malattia che c'avete!

Davide ha detto...

@ Alberto R.
ha detto...
"Sarebbe tutto bellissimo...
... SE FUNZIONASSE
Ma tutte le evidenze al momento mostrano il contrario."

mamma mia, non ho mai visto un approccio così.
Devi scrivere: le evidenze non dimostrano compiutamente quanto l'inventore dichiara.
Da dove salta fuori che le evidenze dimostrano il contrario?
e nemmeno sono stati fatti i test ufficiali!
basta spalare fango e limitiamoci ai dati scientifici

Tal dei tali ha detto...

Grande Focardi: 100 litri iniziali - 40 litri finali => kilowatt generati! Alla faccia del vapore umido o secco o parzialmente scremato!!

Alberto R. ha detto...

@Davide
Appunto. Non ci sono dati scientifici che dimostrano che funziona. Tutto si basa sulla parola di Rossi e qualche suo compare.

Le misure fatte sono buffonate. Hanno misurato il titolo del vapore prodotto con uno strumentino che serve per misurare l'RH INDOOR. Non c'è un numero che sia uno che non sia scientificamente attendibile.
Hanno misurato la pagliuzza (radiazioni) trascurando la trave (il calore prodotto).

Le evidenze "occhiometriche" (visto che non ci sono altre basi) gridano tutte alla farsa (5 kW da quel buffetto di vapore?!?!? Chi ci crede?). Calcoli teorici e sperimentazioni pratiche per quanto approssimative (vaporelle, misurazioni di portata con i fotogrammi, ecc) sulle poche evidenze disponibili avvalorano questa tesi. Rossi rifiuta qualsiasi test che sia minimamente attendibile e insulta dal suo blog chi li richiede.

Senza contare altre piccolezze, come il passato dell'"ing" Rossi e il suo "laboratorio" dove collauderebbe l'eCat (a me sembra una sala utilizzata saltuariamente per qualche corso di formazione, ad essere buoni).

Chi non vede la farsa in tutto ciò è veramente cieco ed illuso.

Peccato, certo. Sarebbe stato meglio fosse stato tutto vero. Ma non è così. Avanti il prossimo.

giulio ha detto...

@ Tal dei tali

anche io sul momento sono rimasto perplesso quando ho sentito Focardi, ma poi pensandoci è assurdo basarsi su un'intervista di 3 minuti per dire che non hanno controllato il vapore. È un'intervista ad una radio generalista, quanti ascolatatori capiscono le implicazioni del vapore secco/umido? Avrebbe rischiato solo di rendere il discorso più complesso.

Anonimo ha detto...

Riguardo alla possibilità di avere una risposta qualitativa in meno di sei mesi, riporto un estratto dalla trasmissione di Radio Città del Capo (31' e 41" circa): (intervistatore) "Professor Ferrari, si parlava quindi di dicembre per avere, diciamo, queste risultanze. Vorrei capire una cosa: lei prima diceva, lei stesso, è abbastanza facile capire se una cosa funziona oppure no, se produce energia o no. Quindi, come dire, la certezza però che la macchina funzioni, bisogna aspettare dicembre oppure si può avere anche un po' prima?" (Ferrari) "Be', ci sono, secondo me, due tipi di certezze; un tipo di certezza è quella qualitativa che tutto sommato potrebbe venire... in un certo senso è già stata data. Il punto fondamentale però è che, essendo una parte dell'apparato... anzi, diciamo, il cuore dell'apparato coperto da un segreto, è necessario, per la comunità scientifica internazionale e anche per le persone... diciamo il pubblico, le persone comuni, che eventualmente dovranno diventare gli utilizzatori di questi apparati, è necessario che diciamo la verifica, la misura dell'energia e del modo in cui questa si produce siano fatti con estrema cautela e con estrema cura, in modo tale da poter escludere tutti i fenomeni spurii che eventualmente si possono verificare. Questa è la ragione per la quale si richiede molto tempo e molta accuratezza."
Mi scuso per eventuali errori. Antonio

Pino Grasso ha detto...

Alberto R. ha detto...

Chi non vede la farsa in tutto ciò è veramente cieco ed illuso.

*********

Può darsi, oppure può anche darsi che una marea di indizi portano le menti più intelligenti a delle conclusioni che quelle più tarde e dogmatiche ancora non riescono a cogliere.

robi ha detto...

albertor
la gente nuova dovrebbe entrare scaglionata. Così da dar una panoramica a tutti senza dover ricominciare da uno ad uno.

robi ha detto...

naturalmente è impossibile. Così do un consiglio ai novizi:- cercate di non usare un tono da sapientoni ,se fate una domanda o considerazione,il più delle volte potreste evitare figure da stupidi.
ace ciao.

Anonimo ha detto...

Ma cosa dice Ferrari? Stà supercazzolando? La verifica qualitativa in un certo senso è già stata data? Ma sei uno scenziato? Ma mi rappresenti l'UNIBO? Ma me la sai fare una calorimetria da Istituto Tecnico Industriale?

Verifica qualitativa è che la macchina produce MOLTE volte più energia di quella ricevuta, anzi 200 VOLTE (perchè noi ci ricordiamo il primo paper, e ci abbiamo pure creduto all'inizio....)

Che poi siano 6 VOLTE o 13 VOLTE è un dettaglio quantitativo.

mW

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
A me l'intervista è piaciuta, non mi ha deluso per nulla... anche se in effetti non aggiunge nulla. Ma spero parli chiaro a chi continua a dubitare del fatto che l'UniBO offre le massime garanzie di serietà. Rossi ha commissionato (pagando di tasca sua) una ricerca indipendente al più antico ateneo del mondo, ma per i "negazionisti" questo sarebbe il comportamento tipico di un truffatore... mah!
Francamente più passa il tempo e più sono fiducioso. Se poi si vuole dar fede a un perecottaro come Krivitsky (tale s'è rivelato) alzo le mani... insomma ci capirebbe più un designer industriale quale Krivitsky è che i professori dell'Alma Mater, certamente.

@Mirco
Per il momento ho fatto la scelta di non mettere troppa carne sul fuoco. Quando l'E-Cat sarà sul mercato darò spazio anche alla concorrenza che non può che rendere la vita più facile a noi consumatori.

@Guido52
Krivitsky vuol dare da bere nei suoi pseudoarticoli da Novella2000 che quella dove Rossi lo ha accolto è una fabbrica di E-Cat... nessuno ha mai detto questo! È semplicemente il posto dove si appoggia quando è a Bologna.

@Rampa (per tutti i fiduciosi)
@mW (per tutti gli scettici)
I professori coinvolti nella ricerca si confrontano con Focardi su tutta questa storia da 2, 3 anni... e hanno avuto già modo di fugare i dubbi che potevano avere.

@Fr@ncesco CH
Grazie dei link!

@Mahler
Grazie anche a te... sto iniziando a lavorare alla nuova pagina "E-Cat media" (la vedi in cima alla home, a destra sotto il titolo del blog).
D'ora in poi puoi lasciarmi lì tutti i vecchi link che ritrovi. Una volta ricostruito l'elenco naturalmente lo manterrò aggiornato.
Oltre a Tv e Radio voglio metterci anche tutti gli articoli usciti sulla stampa.

@My2Cents
Come ho scritto a Tizzie l'agente Krivitsky si è rivelato un perecottaro... appena ho tempo rivelerò un po' di retroscena per mostrare che razza di persona si è rivelata.

@Tizzie
Età del Nickel è una definizione FAVOLOSA, complimenti! ;)

@Andrea G.S.
Erano tutti in diretta meno Focardi: quello era uno spezzone dell'intervista che RCDC gli aveva fatto questa primavera (http://22passi.blogspot.com/2011/04/il-professor-focardi-spiega-la-fusione.html)

@Riccardo T
>Tutto si basa sulla parola di Rossi e qualche suo compare.
MA STIAMO SCHERZANDO??? COME TI PERMETTI?!
LEVI, BIANCHINI, FERRARI, CAPILUPPI, LEWAN, KULLANDER, ESSEN ECC. COMPARI???
VERGOGNATI!

AR ha detto...

@Giuseppe, grazie della segnalazione:

http://translate.google.com/translate?sl=el&tl=it&u=http%3A%2F%2Fwww.xronos.gr%2Fdetail.php%3FID%3D69953

Forse il traduttore automatico non è molto preciso ma vorrei conferma della prima frase dell'articolo riportato da Giuseppe:

"Energia abbondante e a buon mercato, non la fusione fredda, ma attraverso una reazione esotermica"

Forse vi è sfuggito o non avete letto bene, ma mi sembra una dichiarazione importante fin dalle prime righe, ripeto sempre che il traduttore automatico NON sbaglia in qualcosa, da questa dichiarazione della Defliakon sembra che non sia parli più di nuove reazioni nucleari, ma di reazioni chimiche esotermiche!!!

Mi sembra possa essere un ridimensionamento importante e strategico nell'ottica della probabile commerciualizzazione.

Daniele Passerini ha detto...

ERRATA CORRIGE

NON ME LA STAVO PRENDENDO CON RICCARDO T. MA CON ALBERTO R. ...MANNAGGIA AI NICK, SIETE TROPPI!

Giuseppe ha detto...

@AR
@Anonimo
Di Niente Ragazzi! siamo qui l'uno con l'altro ad aspettare il fatidico giorno in cui potremmo avere il nostro gattino in cantina e vedere un futuro migliore ;-)

Davide ha detto...

@ Alberto R.
E di nuovo ci ricaschi!
Prima scrivi "Non ci sono dati scientifici che dimostrano che funziona." e dopo "Chi non vede la farsa in tutto ciò è veramente cieco ed illuso.
Peccato, certo. Sarebbe stato meglio fosse stato tutto vero. Ma non è così."
Ti ripeto che non ci sono dati scientifici che dimostrano che non funziona, quindi non devi sentenziare in modo ascientifico.

Alberto R. ha detto...

@Davide

E' come dire, non ci sono dati che dimostrano che Dio non esiste quindi non posso dire che non esiste... ops!
Ma quella si chiama RELIGIONE!!

E' Rossi che mi deve dimostrare INEQUIVOCABILMENTE quello che afferma. Non io il contrario.
Fino a quel momento NON ESISTE.

Andrea C. ha detto...

Andrea C.

Vi segnalo:

(28 e 29 giugno 2011) Analisi calorimetrica del fisico nucleare Peter Ekstrom dell'Università di Lund (Svezia) che si avvale anche dei video girati a Bologna da Steven Krivit:

http://www.fysik.org/WebSite/fragelada/resurser/cold_fusion_krivit.pdf

A questo report, Rossi ha obiettato sul suo sito in questi termini (vedi riposta data alla domanda di Michael Cox):

http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=497#comments

Ekstrom ha poi risposto a Rossi aggiungendo un Addendum alla fine del file di cui sopra.

Daniele Passerini ha detto...

@robi
@Pino Grasso
La macchina del fango è in azione: ci sono persone che da questa primavera metodicamente contattano chi ha a che fare con Rossi e cercano di "portarle dalla loro parte"... oltre a cercare proseliti sul web nei forum specializzati più gettonati. Uno dei mie prossimi post sarà dedicato a questo tema: mo' basta portare pazienza e a seguir il "non ti curar di loro"... visto che non scherzano gli renderò pan per focaccia! :-)

@mW
CARTELLINO GIALLO!
Qui a supercazzolare sei proprio tu. Non ci si può allontanare dal blog qualche giorno eh.

@Alberto R
Fino a quel momento NON ESISTE.
E NO, SEI TU CHE NON ESISTI. CARTELLINO GIALLO ANCHE A TE. Del resto se il "grande Krivistsky" modera i commenti a più non posso sarà ora che - io che sono per principio contro la moderazione dei commenti - comincio a cancellare chi viene qui solo per far polemica.

Tal dei tali ha detto...

Ribadisco, Focardi la sa lunga e non si è perso in gran pippopni sulla natura del vapore, ha solo preso l'acqua in ingresso, quella in uscita e la differenza, cioè l'acqua mancante perché evaporata, gli ha fornito l'indicazione esatta di quanta energia è stata impiegata, meno l'energia di evaporazione ambientale. Provate a fare questi semplici conti basandovi sulle dimostrazioni pubbliche e magicamente la bufala scompare ( ... in una nebbia di vapore)!

tia_ ha detto...

>ha solo preso l'acqua in ingresso, quella in uscita e la differenza, cioè l'acqua mancante perché evaporata, gli ha fornito l'indicazione esatta di quanta energia è stata impiegata

Peccato soltanto che tale calcolo è sbagliato, visto che sovrastima largamente l'effettiva potenza erogata.

AR ha detto...

Dal greco all'inglese:
"Cheap and abundant energy, no from cold fusion, but from [exothermiki] reaction, "

@Daniele ne sai qualcosa?

p.s. correggo la mia precedente affermazione nel riportare la frase "reazioni esotermiche" ho aggiunto la parola "chimiche"... ma non è detto che intendano questo, resta il fatto che escludono le reazioni di "fusione fredda" e non mi par poco!!!

Pino Grasso ha detto...

AR ha detto...

Dal greco all'inglese:
"Cheap and abundant energy, no from cold fusion, but from [exothermiki] reaction, "

... resta il fatto che escludono le reazioni di "fusione fredda" e non mi par poco!!!

************

Sofismi dialettici per non scontentare i fisici teorici.
La "fusione" avviene con i meccanismi che si conoscono, questa è un'altra cosa:
zuppa, non panbagnato :-))))

Davide ha detto...

@ Alberto R.
lasciamo stare la tua definizione di religione che è sostanzialmente sbagliata, in quanto non è questo il luogo in cui parlarne.
Il tuo resta un ragionamento insensato.
Secondo quello che dici allora non esiste niente che non è provato, ma di per sè questa cosa non ha fondamento. Sai quante cose si devono scoprire ancora? un'infinità. La scienza attuale non è onnisciente.
L'unica cosa di cui sei certo nel tuo ragionamento è che l'e-cat non funziona perchè la cosa non è stata scientificamente provata, ma questo è un ragionamento sbagliato perchè non ci sono prove scientifiche che non funzioni.

Luigi V ha detto...

Il fatto che dicono che sia un reazione esotermica e normale perché produce calore. La cosa che sia per LENR, fusione fredda o chimica non è importante basta che funzione

David ha detto...

Ma una reazione esotermica è una reazione che produce calore. Credo che anche un reazione nucleare possa essere esotermica come nel caso dell'e-cat.
Poi mi pare sia stato ampiamente specificato che non si tratta di fusione fredda vera e prooprio da di LENR (reazioni nulceari a bassa energia)

AR ha detto...

@Pino Grasso
Oh bella, non sapevo che l'E-CAT potesse essere alimentato con sofismi dialettici...
Ora ho capito perchè Daniele parla di "concorrenza".
:-)))

AR ha detto...

@David
ciao, dire "fusione fredda" o "LERN" non cambia nulla, sono la stessa cosa detta con nomi coniati in tempi diversi.

Ribadisco che quanto riportato dall'articolo nella prima frase di apertura è molto importante e sicuramente non fatta a caso.

Mi piacerebbe sentire un parere di Daniele in merito o se ha una qualche indiscrezione sull'atteggiamento dei finanziatori di Rossi in relazione al fatto che lo stesso Rossi ha affermato che ad ottobre ci dirà qual'è la teoria che spiega questo fenomeno.

Daniele Passerini ha detto...

@AR
@Pino Grasso
@Luigi V
Di certo NON È una reazione chimica, è stato detto 1000 volte. È una LENR da definire... Rossi dice di avere un modello ma non si sbottona.
Non è fusione fredda (alla Fleischmann a Pons, deuterio e palladio ecc.), certo, e non capisco la novità dove sarebbe. Devo rinfrescarvi la mia intervista a Rossi (pubblicata il 25/01/11) intitolata FUNZIONA E NON È FUSIONE FREDDA che ha fatto il giro di tutto il mondo? ;)
In particolare Rossi ha ribadito in più occasioni che non c'entra nulla anche la teoria di Widom-Larsen (che guarda caso è il pallino dell'agente Krivitsky).

F.C. ha detto...

AR
Fusione fredda è usato per di più per intendere la reazione di F&P, cioè deuterio-deuterio.
Il termine LENR è usato per una serie di fenomeni di trasmutazione nucleare a bassa energia che invece avvengono con altri elementi, come in questo caso sarebbe: nichel-idrogeno.
La scelta di defcalion di negare che il fenoneno sia fusione fredda, (nota bene non menzionano LENR), è una "furbizia" linguistica per evitare il più possibile critiche.

Ti faccio notare che lo stesso Fleischmann in una intervista dichiarò che uno dei suoi più grandi crucci era aver usato il termine fusione fredda, perchè diede maggiori possibilità agli oppositori, "fusionisti caldi, di attaccarlo.

Quindi credo sia facilmente intuibile la ratio della scelta di defcalion di definire la reazione solo genericamente esotermica, poichè come ben saprai, anche le LENR sono esotermiche.

Anonimo ha detto...

@D22
accetto di buon grado il CARTELLINO GIALLO.
Non mi posso certo lamentare.

Verifica qualitativa vuole dire aver verificato inequivocabilmente che e-cat produce MOLTA più energia di quella che entra.

Il che implica aver trovato eccessi energetici davvero ENORMI (10 o 200 volte non importa)

Ad ora ciò non risulta essere stato fatto in maniera pubblica e ufficiale, oppure ripetibile da terzi.

Quindi sono decisamente in disaccordo con Ferrari, CUI CHIEDO SCUSA SE MI LEGGE PER I MODI CHE HO USATO PRIMA.

mW

David ha detto...

@kataclisma
sono perfettamete d'accordo con te.
Purtroppo vedo che molti si astanno attaccando a tutto pur di ditruggere questa vicenza, anche ai termini.
Io sono laureato in economia e non ne capisco niente di fisica ma immmediatamente ho intuito che anche una reazione nulceare ppuò essere esotermica.
In altri blog leggo di persone che si attaccano al server di Rossi e della società greca, che sarebbe lo stesso, per ipotizzare chissà quali complotti.

Matteo ha detto...

Diciamo che ci si vuole liberare dal (come lo definisce Focardi) "nomignolo" fusione fredda, perchè altrimenti la massa di gente rispetto a questa scoperta partirebbe già prevenuta.
Ma capiteche se si produce rame c'è fusione, poi avviene a bassa temperatura e quindi fredda.
se non vi piace ok ma non stiamo a girarci intorno.

tia_ ha detto...

Intanto sto ancora aspettando il famoso report scritto di Galantini. Ah già, Galantini ha scritto a Krivit che è sotto NDA* con Rossi e quindi se Rossi non vuole (e a quanto pare non vuole), galantini non inoltrerà nulla.

* NDA per la misura del titolo del vapore? LOOOL.

(http://newenergytimes.com/v2/news/2011/37/Report2-372-EnergyCatalyzerScientificCommunicationAndEthicsIssues.shtml)

Luigi D. ha detto...

@ Alberto R.
@ Quanti condividono la sua posizione

Con affermazioni di questo tipo:

- Ma tutte le evidenze al momento mostrano il contrario.
- Non ci sono dati scientifici che dimostrano che funziona
- Tutto si basa sulla parola di Rossi e qualche suo compare.
- Le misure fatte sono buffonate.
- Le evidenze "occhiometriche"...
- Chi non vede la farsa in tutto ciò è veramente cieco ed illuso.

Non essendo state presentate le evidenze SCIENTIFICHE che dimostrano che NON funziona.

Non avendo, i critici, neanche sfiorato fisicamente il "corpo del reato", oggetto della inappellabile sentenza di condanna.

Le conclusioni che certificherei, con rammarico ma senza induggio, sono:

- Credibilità dello "scienziato" Alberto R. = zero virgola...
- Attendibilità del "supervisore" di processo Alberto R. = zero
- Cenni di obiettività, moderazione, cautela, equilibrio: non pervenuti.

_______

P.S. - Poco tempo fà, sono rimasto impressionato da una metafora, riportata non ricordo dove e che condivido, la quale rendeva bene l'idea circa lo stato psicologico di certi "negazionisti per vanità": "...potrebbe sembrare cinico e crudele ma a volte è interessante osservare come i pesci si dimenano in una pozza d'acqua che va lentamente ma inesorabilmente prosciugando".

Non rinneghi i suoi principi ma, almeno, esca in tempo dalla pozza!

alessandro ha detto...

Comunque se Rossi fosse un'imbroglione sarebbe anche un kamikaze: dare la sua apparecchiatura all'università di Bologna rischiando di avere dei risultati negativi proprio mentre in Grecia fa nascere la prima centrale. Un vero genio del crimine direi!!!!!!!

Davide ha detto...

E pagandoli 500.000 euro!

epOde ha detto...

@Daniele 22 passi

Però, non per rompere le uova nel paniere... Ma allora Rossi, come anche ha fatto riascoltare RCDC questa mattina, nell'intervista, dice, testuali parole, è fusione fredda. Perchè???????????????

Silvio (non Caggia) ha detto...

P.S. - Poco tempo fà, sono rimasto impressionato da una metafora, riportata non ricordo dove e che condivido, la quale rendeva bene l'idea circa lo stato psicologico di certi "negazionisti per vanità": "...potrebbe sembrare cinico e crudele ma a volte è interessante osservare come i pesci si dimenano in una pozza d'acqua che va lentamente ma inesorabilmente prosciugando".

La cosa più sensata che ho sentito in tutte queste interviste è stato l'invito alla cautela di Ferrari rivolto ad entrambe le fazioni, Guelfa e Ghibellina, di questo tormentone che certamente ranimerà, meglio del sudoku, l'estate 2011.
Per quanto riguarda le metafore ittiche, personalmente le citerei con estrema cautela, in quanto la specie che più vi si adatta è ahimè il pesce boccalone!

Alberto R. ha detto...

Ci sono più evidenze scientifiche da parte dei "negazionisti" (come li chiami tu, io li chiamerei realisti) in questo stesso forum che da parte di Rossi e dei "professori" (a questo punto meritano le virgolette) da lui coinvolti.

Sono stati fatti sia calcoli teorici in base ai pochi dati a disposizione (vedi mW, vedi Ekström) che NON sono stati smentiti in modo credibile (la risposta di Rossi è risibile), sia sperimentazioni pratiche (vedi il vaporello di Ant0p e la mia stima della portata) che concordano sul fatto che non c'è ALCUNA evidenza di eccesso di calore. Anzi la teoria con la pratica in questo caso sono congruenti (sugli stessi ordini di grandezza).

Sono state perfino postate foto di caldaie che DAVVERO fanno 5 kW e il relativo sbuffo di vapore (come è da aspettarsi) è MOLTO MOLTO diverso da quello visto nel filmato di Krivit relativo all'e-Cat.

Sono stati DIMOSTRATI errori di misura da parte di questo Galantini, che tra l'altro si rifiuta di fornire i log di misura. Allo stesso tempo dai pochi dati visti nei filmati è quasi certo che non tutta l'acqua sia trasformata in vapore dall'e-Cat ma ci si trovi in uno stato di cambiamento di fase, di conseguenza, ANCORA, le energie in gioco sono molto minori delle ipotizzate.

Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Sono sicuro che il report #3 di Krivit entrerà più nei dettagli numerici della questione. Anche se contro la fede non c'è ragione che tiene, quindi è inutile insistere ulteriormente.

Alberto R. ha detto...

@Davide
Non risulta che Rossi abbia ancora cacciato 1 €

Alberto R. ha detto...

@Luigi D.
E vorrei aggiungere che le valutazioni "occhiometriche" sono IMPORTANTI. Non ti fanno sbagliare di ORDINI DI GRANDEZZA.

Sai quante volte succede tra gli analisti e quelli che giocano con molti numeri... bisogna sempre avere più o meno la percezione dell'ordine di grandezza che ci si trova davanti. Poi si può fare i precisini e trovare il numero con lo 0 virgola... Dopo.

Fermi era famoso in questo: quando fecero il primo test della bomba atomica (Trinity Test) e c'era anche chi temeva che la bomba atomica potesse anche reagire a catena con l'atmosfera e quindi praticamente distruggere il mondo, stimò la potenza della bomba in base alla distanza percorsa da dei pezzi di carta che lasciò cadare dalla sua mano durante lo scoppio. Sbagliò del 50% in difetto, ma l'ordine di grandezza era quello.

http://en.wikipedia.org/wiki/Fermi_problem

Luigi D. ha detto...

@ Abdrea G.S.

"...Per quanto riguarda le metafore ittiche, personalmente le citerei con estrema cautela, in quanto la specie che più vi si adatta è ahimè
il pesce boccalone!..."

Il pesce boccalone?

Ho capito, lei è tra i "chiaroveggenti" che lo osservano sguazzare allegramente all'Alma Mater di Bologna?!
Mmm! Non aggiunga altro, ho capito tutto!
In effetti c'è un acquario un po' "sui generis": lo chiamano DF.
Grazie per l'autorevole segnalazione.
Levi dovrà tenerne conto nella stesura del protocollo di ricerca.
Domani avviso Capiluppi.

Daniele Passerini ha detto...

@Alessandro
@Davide
È da 5 mesi che lo dico... ma tanto il buon senso non entra nella testa dei negazionisti. E non solo quello.
Vorrei aggiungere un altro esempio a quello della pozzanghera. Non porto l'orologio al polso da 9 anni ormai, ma anche quando lo portavo lo guardavo solo per controllare se il mio "senso del tempo" andava bene, nel senso che se qualcuno mi chiedeva "che ora è?" prima dicevo "dovrebbero essere le 12.40" poi controllavo l'orologio per eventualmente correggermi, ma di solito ci azzeccavo, con massimo 5 minuti di errore. Ecco, per me se chiedi che ora è a Tia, Alberto R. ecc. la prima cosa che fanno è guardare l'orologio.

@Andrea G.S.
Non vedo pesci boccaloni in giro, solo tanti pesci martello che battono e battono e battono sempre sulle stesse paranoie! ;)

@Alberto R.
Ma siamo sicuri che le tue vere iniziali siano A.R. e non A e qualcos'altro? Sto seguendo un'intuizione... anche perché sembri molto bene informato delle intenzioni dell'agente Krivitsky e sei comparso qui dentro solo dopo che lui è passato al "lato oscuro della forza"! :)))
Per essere una new entry sei già un pesce martello coi fiocchi... anche se le tue argomentazioni, permettimi sono proprio sentite 1000 volte, COM'È CHE NON RIUSCITE AD INVENTARVI NIENTE DI MEGLIO VOIALTRI?
Siete fatti con lo stampino, avete scassato per 5 mesi a dire che non ci sarebbe mai stato e sicuramente non c'era nessun contratto con UniBO. Ora ricominciate da capo con la storia dei soldi che non sono ancora arrivati manco ti ci dovessi pagare tu la rata del mutuo. Quando arriveranno che dirai... che sono riciclati dal contrabbando di rifiuti tossici partenopei???
Ma va a quel paese!!! Adesso mi so' veramente rotto i corpi di superficie 4πr² ad ascoltare te e tutti quelli come te.
ANCHE TU: APRITI UN BLOG E CHIUDITICI A SCRIVERE LE TUE OVVIETA'. QUI ABBASSI SOLO IL LIVELLO DELLO SCAMBIO...
ALTRO CHE PESCI BOCCALONI, MO' V'ARRIVANO ALLE TERGA I PIRAÑA. IL MARE È GRANDE QUINDI... ARIAAAAAAA!!!! :D

Luigi D. ha detto...

@ Alberto R.

"...Fermi era famoso in questo...

Sono sicuro che potremo apprezzare molto di più i tuoi interventi come "storico della scienza" che come revisore dell'E-CAT.

Dalle mie parti si dice (traducendo alla lettera): "a ciascuno il suo mestiere".

E' meglio per tutti.

Daniele Passerini ha detto...

@Enrico Maria Podestà
Ha detto così Rossi stamattina??????
Mi era sfuggito. Niente... vuole creare più dubbi possibili tra i suoi competitor, non vedo altra spiegazione.
Aspetta... non è che era una registrazione di gennaio? Il 14 gennaio parlava ancora di fusione fredda, poi subito dopo ha corretto il tiro. Anche l'intervista andata in onda di Focardi era di repertorio. In diretta c'erano solo Ferrari, Levi e Bagnasco, oggi. Di questo sono sicuro.

epOde ha detto...

@Daniele 22 passi

E si, mi pare fosse proprio quella di gennaio, peró, acciderbolina!! Cosí non si fa altro che alimentare dubbi.... Sti giornalisti... E meno male c'erano anche Levi e Ferrari... Avrebbero potuto correggere il tiro!!

Alberto R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
epOde ha detto...

@Daniele 22 passi

Bisognerebbe scrivere un vademecum sull' E-Cat da mandare a i giornalisti... :))

Rampa ha detto...

Ma l'E-Cat è di destra o di sinistra .... ?
http://www.youtube.com/watch?v=SzUoAfcyPsk

Tal dei tali ha detto...

@tia
Dimostramelo!

AR ha detto...

@Enrico Maria
ciao, non solo Rossi nell'intervista radiofonica continua a sostenere l'ipotesi della "fusione fredda", ma anche tutti gli altri a partire da Levi.

Quindi Daniele, proprio non capisco e continuo a sostenere che la dichiarazione della Defliakon sott'intenda ben altro...

Per commentare chi sostiene che la "fusione fredda" è solo la reazione del deuterio-deuterio (kataclisma), vi invito a leggere la pagina su wiki in merito alla "fusione fredda" prima di intervenire a sproposito:

"La Fusione nucleare fredda, detta comunemente Fusione fredda o Fusione a freddo (in inglese Cold Fusion, "CF", ma indicata anche come Low Energy Nuclear Reactions, LENR, "reazioni nucleari a bassa energia""
http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda

In verità su wiki è scritta solo la parte non ortodossa della storia della fusione fredda (chissà chi ha scritto quelle pagine) perchè se vogliamo essere più precisi il termine Cold Fusion (che si distingue da Fusione a freddo) è stato coniato nel 1986 da Steven Jones per indicare la fusione di due atomi di deuterio in un atomo MESICO, detta anche Fusione Nucleare Inerziale.
Mentre il termine (sempre ortodosso) Fusione a Freddo è stato coniato da Yuri Oganessian, vincitore della medaglia Meitner per la fisica e sta ad indicare la fusione di due nuclei ultrapesanti mediante la sovraposizione della loro lunghezza d'onda....da qui la produzione di supernuclei superiori all'elemento 114 in uno stato di bassa eccitazione quindi senza produzione di energia, ma questo è un fatto più recente, non ricordo l'anno preciso ma indicativamente (chiedo venia) tra 1992 e il 1998.

Impropriamente F&P utilizzarono nel 1989 il termine coniato da Jones nel 1986, da all'ora questo termine sta ad indicare in termini generali qualsiasi tipo di fusione dei nuclei indipendentemente dal sistema utilizzato purchè non caldo.

@David, forse mi hai frainteso, non mi sto attaccando a tutto, semplicemente sto cercando di capire, di solito sono proprio queste piccolo sottigliezze che anticipano dichiarazioni ben più importanti; con il mio ragionamento cerco di capire ed anticipare possibili scenari futuri.

ant0p. ha detto...

vabè basta con questi dubbi, anzi certezze, perchè quello è uno sbuffino nemmeno da 1kw e su questo non si discute.
cerchiamo di vederla in modo da supporre che l'e-cat in realtà funziona: rossi non vuole far vedere in pubblico a esterni dei veri e-cat per paura che qualcuno gli faccia una spettrografia a tradimento (come stava cercando di fare celani il 14 gennaio:)). e allora come dimostrazioni 'pubbliche' fa queste cose con degli e-cat vuoti, simulando la situazione reale che fa vedere solo in privato per la defkalion e gli altri di cui si fida. sarebbe un po' una cosa assurda da paranoici ma comprensibile in fondo in una situazione del genere, poi capita il curioso come krivit che vuole vedere lo scarico del tubo e si scopre la magagna..però in realtà a bologna nel capannone ci porta solo gli e-cat vuoti come specchietto per le allodole e quelli veri li tiene ben nascosti in grecia o da altre parti..scenario da film di spionaggio complottaro, mi rendo conto che è una megaarrampicata sugli specchi:)) ma che sarebbe forse l'unica cosa che potrebbe giustificare un comportamento come quello di rossi di questi giorni..perchè negare l'evidenza in questo modo può solo voler dire che siamo di fronte a una bufala oppure che c'è qualcosa di più complesso che dall'esterno è molto difficile capire.
ma di sicuro qualcosa di poco chiaro c'è, vedremo se il motivo è quello più banale (bufala) oppure se c'è dell'altro e l'e-cat funziona..ci si spera sempre ovviamente, anche se a questo punto di annunci, racconti, informazioni esplosive che sanno solo gli addetti ai lavori ma che devono rimanere riservate o di pseudodimostrazioni a scatola chiusa non sono più disposto a prenderli in considerazione.
se si vede in giro qualche altro squallido test con la pompa gialla e il tubo che annega nel cesso è ovvio che la maggioranza degli osservatori esterni penseranno male..

Daniele Passerini ha detto...

Alberto R.
Non sono un censore, infatti il tuo commento che ora vado a cancellare lo copio pari pari qui, coì che tutti possono vedere che tipo di persona sei:

Alberto R. ha detto...
@Davide Ops DANIELE
Ricambio appasionatamente gli auguri per andare a quel paese a te a tutte le zecche comuniste irrazionali come te.
29 giugno 2011 21:47

Fine della breve avventura di Alberto R. su 22 passi ...tanto tornerà con un altro nick. Ma con Alberto R. ha chiuso.

Daniele Passerini ha detto...

@TUTTI

SUL MODULO DEI COMMENTI ORA SI LEGGE:

ATTENZIONE!

I COMMENTI TOTALMENTE ANONIMI NON AVRANNO RISPOSTA E VERRANNO CANCELLATI.

Pino Grasso ha detto...

Alberto R. ha detto...

« A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire »
http://it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_di_Occam

*************

Dopo che un mucchio di ricercatori ha dichiarato ed anche mostrato che reazioni nucleari a bassa energia avvengono e generano energia (più o meno piccola)...

dopo che un mucchio di ricercatori ha assistito a delle dimostrazioni pratiche che li hanno talmente interessati da decidere di cominciare a studiarle seriamente...

dopo che un mucchio di gente sta già lavorando a costruire oggetti basati su quella reazione...

dopo che sono stati coinvolti membri di governo e dipartimenti della difesa...


l'idea che qualcuno possa ever scoperto un acceleratore per quelle reazioni che ALTRI avevano già trovato è talmente plausibile da risultare quasi ovvia.

Trovo molto più complicata la spiegazione degli eventi che danno i "negazionisti", troppi attori in gioco, troppo sofisticata o troppo stupida la "truffa" ipotizzata.

Il rasoio di Occam punta sul "vero" perchè E' la spiegazione più semplice.

Luigi D. ha detto...

@ Daniele

"...Fine della breve avventura di Alberto R. su 22 passi..."

Ovvero: Fine di un "commesso viaggiatore", piazzista di "...evidenze occhimetriche..."

Peccato! :(

Anonimo ha detto...

@Daniele
Ma solo quelli totalmente anonimi?

Tal dei tali

Mahler ha detto...

@AR
«Φθηνή και άφθονη ενέργεια, όχι από ψυχρή σύντηξη, αλλά από εξωθερμική αντίδραση»

Cerchiamo di dare un senso agli studi classici...

«Energia abbondante e a buon mercato, non da (από) fusione fredda, ma da una reazione esotermica»

Sull'esegesi... Visto che sono proprio loro a negare da sempre che si tratti di una reazione chimica, negando ora che si tratti di fusione fredda immagino si riferiscano alle LENR. Credo si tratti di una mossa commerciale volta a contrastare il discredito in cui giace la cosiddetta fusione fredda. Ma nei fatti se non è zuppa è pan bagnato.

Alberto R.
>E' Rossi che mi deve dimostrare INEQUIVOCABILMENTE quello che afferma. Non io il contrario.
>Fino a quel momento NON ESISTE.

Rossi non deve dimostrare nulla a te, non ti deve nulla in generale. Può darsi che Rossi abbia torto e che Dio non esista.
Io non credo in dio, sono ateo convinto, ma non vado in giro o nei forum a ripetere in continuazione che dio mi deve dimostrare la sua esistenza coi test sul vapore.

>Ci sono più evidenze scientifiche da parte dei "negazionisti" (come li chiami tu [@Daniele, ndr], io li chiamerei realisti) in questo stesso forum che da parte di Rossi e dei "professori" (a questo punto meritano le virgolette) da lui coinvolti.

È tutto da vedere. Te l'ho detto, può darsi che si tratti di una bufala. Ma, perdonami, preferisco seguire i verdetti di istituzioni come l'alma mater, l'infn, l'università di uppsala, e di tutti coloro che hanno realmente avuto a che fare con l'invenzione e hanno le competenze e la credibilità per poterlo fare, piuttosto che di chi se ne sta comodamente seduto a commentare i video dal PC. Sorry, ma tutta questa passione nel cercare di dimostrare qualcosa è inutile, non hai abbastanza dati. Fattene una ragione! Vale anche per i religiosi convinti, ovviamente...

Daniele Passerini ha detto...

@Luigi D.
Sto ancora piangendo per la grave perdita! :)))

@Tal dei tali
Quelli sempre. Altri solo alla bisogna :)

Davide ha detto...

Bene, almeno finirà un po' di cagnara.
In fondo che senso ha lanciare accuse in continuazione e balenare sospetti se:
1) ad ottobre viene allestito l'impianto, e se non funziona lo sapranno tutti
2) entro dicembre si saprà per certo dall'equipe di Bologna se il dispositivo genera effettivamente molta energia
3) noi non ci abbiamo messo un soldo, non l'ha fatto lo Stato e non l'ha fatto neanche l'Unione Europea
4) mal che vada c'è sempre la possibilità che esca fuori nel frattempo Piantelli con la sua creatura (e sinceramente lo spero)

Quindi aspettiamo gli eventi con serenità e godiamoci le vacanze!

tia_ ha detto...

>@tia
Dimostramelo!

Ancora?? L'ho gia detto almeno due volte!
Se ci si ritrova a fine esperimento con metà acqua assente non significa che sia tutta completamente vaporizzata. Il vapore umido trasporta acqua in fase liquida che si disperde nell'ambiente.

F.C. ha detto...

AR
"
"La Fusione nucleare fredda, detta comunemente Fusione fredda o Fusione a freddo (in inglese Cold Fusion, "CF", ma indicata anche come Low Energy Nuclear Reactions, LENR, "reazioni nucleari a bassa energia""
http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda
"

A parte che non ho mai considerato wikipedia come la bibbia, il mio discorso non voleva essere uno "sfoggio di cultura", ma rispondere a quello che avevi chiesto.
E cioè il motivo per il quale defcalion avesse escluso che si trattasse di fusione fredda.
E poichè ci avevo già pensato quando lo avevo sentito dire a Rossi, ti ho dato la mia interpretazione.

Inoltre se guardi il filmato Low Energy Nuclear Revolution, ad un certo punto Del Giudice fa proprio la distinzione che ti avevi scritto io, manco a farlo apposta me ne sono accorto proprio stasera.

In ogni caso di certo questi termini LENR e Fusione fredda sono usati da molti in modo sovrapponibile completamente, da altri no.
L'importante è intendersi, e di certo defcalion non ha detto che il loro prodotto non usa la fusione fredda perchè alla base non c'è una LENR, poi se ti vuoi attaccare alle parole per farti film luce, fai pure....

My2Cents ha detto...

@Fr@ncesco CH

Riguardo al punto 5) del tuo commento (lo riporto di seguito in corsivo per comodità):

5) favorire collegamenti sia nautici sia ferroviari sia stradali sia aerei grazie alla creazione di mezzi di trasporto che hanno come cuore l'E-Cat.
Su questo ultimo punto, aggiungo che a mio avviso il vero "botto" avverrà quando si riuscirà a integrare un Catalizzatore di Energia in un'auto elettrica in quanto attualmente il principale costo di un'elettrica deriva dal costo esorbitante delle sue batterie. In questa ipotesi il Catalizzatore di Energia non verrebbe usato per fare direttamente muovere l'autoveicolo, bensì come "ricaricatore" continuo delle batterie del veicolo elettrico.


Aggiungo il mio di commento, visto che me lo tengo dentro da molto.
I mezzi di trasporto nautici e ferroviari sono a mio parere i più probabili, almeno a breve/medio termine.
Invece il trasporto aereo ho paura che dovrà attendere, in quanto dubito che questa tecnologia (almeno nella versione 1.0) possa fornire un rapporto potenza/peso-volume così vantaggioso da poter spingere un jet.

Ma veniamo all'utilizzo negli autoveicoli: è un mio pensiero fisso ormai da mesi, quindi ci tengo a condividere le mie riflessioni. Il limite che vedo è duplice:

1) la ricarica delle batterie ha dei tempi che non possono essere compressi più di tanto. Ricordo che in questo momento autonomia, peso e vita delle batterie sono il punto debole delle auto elettriche.
Ciò significa che per garantire una autonomia paragonabile con le auto attuali bisogna ingegnerizzare un sistema che possa fornire abbastanza potenza elettrica sia per l'assorbimento "medio" di energia in regimi di crociera che per la ricarica delle batterie, coinvolte nell'erogazione di potenza assorbita nei picchi derivanti dalla guida.
Ciò significa dover integrare E-Cats belli grossi in auto... un'auto come questa:
http://www.quattroruote.it/notizie/auto-novita/tesla-model-s-alpha-in-vendita-a-partire-da-meta-2012
ritengo possa assorbire come minimo oltre 100 KW

2) il secondo problema è la "modulabilità" della produzione di energia: in un'auto tradizionale essa è facilmente e velocemente regolabile da 0 al massimo tramite l'acceleratore; con E-Cat invece la reazione varia da un minimo ad un massimo in tempi (secondo Defkalion) dell'ordine di alcuni minuti, e soprattutto il minimo non è 0 ma una certa percentuale della potenza massima.
Ciò significa che anche spenta l'auto produce energia che deve essere dissipata sotto forma di calore (una volta che le batterie sono completamente cariche e quindi non in grado di assorbirne ancora....).
Pertanto se la potenza massima dell'E-Cat utilizzato è elevata, anche la frazione minima necessaria a mantenere la reazione assume un valore rilevante.

Quindi pur non essendo un progettista immagino che la produzione di un'auto spinta da E-Cat costituisca una formidabile sfida per le problematiche legate alla sua ingegnerizzazione. Ed ho affrontato solo le più grosse che mi frullano in testa da tempo, tralasciandone tante altre come peso, volume, sicurezza e robustezza in caso di urto, facilità di ricarica del reattore....

Cionostante un'auto in grado di marciare ininterrottamente per mesi ad impatto ecologico e costi trascurabili è un concetto talmente affascinate che merita di continuare a sognarci su!

Fr@ncesco CH ha detto...

@My2Cents

adesso ti dico una cosa "folle": secondo me se c'è una macchina dove possono tentare questa ibridazione è proprio il "Model S" che tu hai portato come esempio, perché magari non sembra a guardare le foto ma è un'auto dotata di uno spazio interno enorme e di una costruzione particolare in quanto quasi tutta l'auto è già contenuta nel suo "singolarissimo" pianale.

Secondo questa fonte:

http://www.e-catworld.com/2011/05/18/all-330-e-cat-modules-of-rossis-1-mw-power-plant-completed-now-a-container-is-needed/

l'impianto E-Cat da un megawatt è grande m 3 x m 2 m 2

quindi un impianto da 100 kilowatt sarebbe in ogni caso bello grosso... Epperò magari usando il pianale del Model S e un altro tipo di carrozzeria, che so, un qualcosa come un furgoncino tipo WV Transporter, secondo me si riesce a fare, e ti costa comunque meno dei 30 mila euro e passa del "battery pack" del Model S...


Guarda bene come è fatto il Model S:

http://www.blogcdn.com/green.autoblog.com/media/2011/01/tesla-model-s-alpha-build-detroit-01.jpg

http://www.blogcdn.com/green.autoblog.com/media/2011/01/tesla-model-s-alpha-build-detroit-6301.jpg


L'auto è tutta già contenuta nel pianale: batterie, motore, albero di trasmissione, ammortizzatori, ruote, tutto. Sicché a mio avviso, attraverso la "base" di un Model S, l'integrazione auto elettrica-Ecat sarebbe abbastanza "follemente" fattibile secondo me.

Mahler ha detto...

@AR
«Φθηνή και άφθονη ενέργεια, όχι από ψυχρή σύντηξη, αλλά από εξωθερμική αντίδραση»

Cerchiamo di dare un senso agli studi classici...

«Energia abbondante e a buon mercato, non da (από) fusione fredda, ma da una reazione esotermica»

Sull'esegesi... Visto che sono proprio loro a negare da sempre che si tratti di una reazione chimica, negando ora che si tratti di fusione fredda immagino si riferiscano alle LENR. Credo si tratti di una mossa commerciale volta a contrastare il discredito in cui giace la cosiddetta fusione fredda. Ma nei fatti se non è zuppa è pan bagnato.

Alberto R.
>E' Rossi che mi deve dimostrare INEQUIVOCABILMENTE quello che afferma. Non io il contrario.
>Fino a quel momento NON ESISTE.

Rossi non deve dimostrare nulla a te, non ti deve nulla in generale. Può darsi che Rossi abbia torto e che Dio non esista.
Io non credo in dio, sono ateo convinto, ma non vado in giro o nei forum a ripetere in continuazione che dio mi deve dimostrare la sua esistenza coi test sul vapore.

>Ci sono più evidenze scientifiche da parte dei "negazionisti" (come li chiami tu [@Daniele, ndr], io li chiamerei realisti) in questo stesso forum che da parte di Rossi e dei "professori" (a questo punto meritano le virgolette) da lui coinvolti.

È tutto da vedere. Te l'ho detto, può darsi che si tratti di una bufala. Ma, perdonami, preferisco seguire i verdetti di istituzioni come l'alma mater, l'infn, l'università di uppsala, e di tutti coloro che hanno realmente avuto a che fare con l'invenzione e hanno le competenze e la credibilità per poterlo fare, piuttosto che di chi se ne sta comodamente seduto a commentare i video dal PC. Sorry, ma tutta questa passione nel cercare di dimostrare qualcosa è inutile, non hai abbastanza dati. Fattene una ragione! Vale anche per i religiosi convinti, ovviamente...

Mahler

Vettore ha detto...

@Tutti
A proposito della questione "Fusione Fredda" vs LENR vs "reazione esotermica": l'ultimo termine include le prime due, il secondo include il primo, il primo non è un termine scientifico, ma colloquiale, e comunque in genere indica la fusione tra atomi leggeri (idrogeno, deuterio, etc.).
Nei documenti della Defkalion ci sono alcune affermazioni dettate chiaramente più dal marketing che non dalla precisione tecnica, e questo è anche ovvio e comprensibile. Nessuno vuole associare il suo lavoro o i propri prodotti al termine "Fusione Fredda", perchè nell'immaginario comune è sinoimo di qualcosa che non esiste o non funziona. Qualche tempo fa successe la stessa cosa con la "logica fuzzy", che sebbene potentissima ed efficace in molti casi evocava qualcosa di impreciso e poco affidabile, così i produttori di lavatrici ed automobili, pur usandola, non la dichiaravano mai esplicitamente! :-)
La Defkaion parla di "effetto tunnel" ed altri meccanismi che chiaramente implicano l'ipotesi di reazione nucleare, ma non preferiscono non dirlo esplicitamente.
Quindi non è che il reattore non funziona più grazie a reazioni nucelari, semplicemente per questioni di marketing si preferisce non enfatizzarlo. A Rossi non interessa molto la questione, e quindi usa i vari termini indifferentemente.

painlord2k@gmail.com ha detto...

@rampa
L'e-cat è libertario (anzi, quasi quasi, anarco-capitalista).

1) Piantelli ha scoperto da solo, per primo, facendo altro, senza soldi publici, il fenomeno

2) Rossi a sviluppato l'e-cat con i suoi soldi, attraverso il suo lavoro

3) Defkalion e Ampenergo sono aziende interamente private e il capitale messo a rischio è solo capitale privato

4) I prodotti saranno offerti sul mercato a clienti privati paganti.

5) Rossi è stato soggetto alle angherie dello stato che gli ha distrutto il suo precedente business. (quasi un John Galt)

Più anarco-capitalista di così non saprei trovare esempi pratici.

Anonimo ha detto...

@painlord2k
ehi un libertario anche tu? :) Concordo con la tua analisi, se l'E-Cat funziona è la volta che ci leviamo lo Stato dalle palle grazie alla tecnologia. Renzo

ant0p. ha detto...

dire anarco-capitalismo è una contraddizione in termini, come dire anarco-comunismo o anarco-fascismo:)) tutte queste ideologie sono collettive e come tutte le cose collettive per sopravvivere hanno bisogno di qualche istituzione che le impone. l'unica cosa che si può associare con l'anarchia è l'individualismo..tutto il resto è solo mettere il prefisso anarco- per farsi belli:))

David ha detto...

veramente ci sono delle buone basi per poter parlare con cognizione di causa di anarco-capitalismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Anarco-capitalismo

F.C. ha detto...

ant0p
"vabè basta con questi dubbi, anzi certezze, perchè quello è uno sbuffino nemmeno da 1kw e su questo non si discute."
----------------------------------
Devo dire che il tuo esperimento ha inizialmente spostato di un bel po' la mia fiducia nelle evidenze sperimentali risultanti dalle prove con il vapore, fin qui presentate.

Poi ci ho pensato, anche a seguito di alcune critiche che avevi ricevuto da alcuni utenti di cui non ricordo i nick.
In pratica contestavano che il vaporetto e l'e-cat nella versione attuale si comportano sostanzialmente in modo diverso poichè il sistema di riscaldamento è diverso (c'è un serbatoio di accumulo nel vapo)e il vapore del vaporicchio è in pressione. E per questo sarebbe molto più veloce e visibile all'uscita del tubo che hai attrezzato, cioè sarebbe più "energetico" del vapore dichiarato da 5 kW dell'e-cat.

Tali utenti in realtà avevano "imbroccato" la problematica, ma ti contestavano una differenza "energetica" alla quale tu giustamente rispondevi che l'energia fornita al fluido non dipende dal modo in cui viene fornita. In pratica dicevi giustamente che il vaporicchio assorbe 800W punto e basta.

In realtà dobbiamo stare attenti, come al solito, alla distinzione tra potenza ed energia, per evitare errori di valutazione.

Mi spiego, premettendo che però non sapendo di preciso le caratteristiche costruttive del vaporicchio, questo mio esempio potrebbe non adattarsi esattamente alla tua situazione.

Ammettendo che il vaporicchio prima di essere pronto ad emettere il vapore abbia bisogno di un certo tempo di "carica", immaginiamo 15 minuti.
In questo tempo naturalmente assorbirà al più 800W di potenza.
Al fluido però saranno stati forniti, prima dell'inizio della "tua prova", 800Wx15x60= 720 kJ.
Tale energia è sufficiente a riscaldare e vaporizzare circa 278 g di acqua.
Quindi se il vaporicchio ha una portata di 1 g/s per i primi 278 secondi (4 minuti e mezzo circa) stai guardando un vapore che non viene generato "istantaneamente" come avviene nell'e-cat, ma che è stato generato durante il periodo di carica del vaporicchio.

Inoltre mentre quei 278 g di acqua vengono fuori in 278 secondi, il vaporicchio può fornire al liquido nel serbatoio altri 278x800=222,4 kJ.
Tali 222,4 kJ saranno sufficienti a loro volta a vaporizzare 85 g di acqua, che saranno pronti ad essere espulsi dopo i primi 4 minuti e mezzo.
Avrai a disposizione altri 85 secondi (cioè quasi 1,5 minuti), durante i quali ancora il vaporicchio potrebbe vaporizzare un altro po' di liquido.
In ogni caso in queste ipotesi il vaporicchio sarebbe in grado di emettere per 6 minuti consecutivi vapore secco a temperature e pressioni derivanti dalle scelte progettuali.
E per ricominciare il ciclo avrebbe bisogno di un altro periodo di "precarica".
Naturalmente in funzione delle logiche di controllo e dalla struttura interna del vapo (grandezza serbatoio di "carica", temperature e pressioni di lavoro, tempo di "carica", etc.) questi valori potrebbero cambiare di parecchio.

F.C. ha detto...

continua...da sopra

Il senso del mio discorso però non cambierebbe poichè serve solo per capire che non puoi affermare che il vapore del vaporicchio è di 1 kW semplicemente perchè stai parlando di potenza, ma dovresti invece parlare di energia, non so se sono riuscito a spiegarmi con l'esempio precedente.

L'energia immagazzinata nel vapore del vaporicchio, indipendentemente da quanta potenza ha richiesto (e quindi dal tempo necessario a fornire tale energia al fluido), dipende dalla pressione, dalla temperatura e dal suo titolo.
Ed è questa energia che dovresti paragonare a quella del vapore uscente dall'ecat.

In sintesi la differenza principale tra e-cat e vaporicchio che non li rende confrontabili nel modo in cui hai fatto tu, è che mentre il primo sta funzionando in regime "stazionario", il vaporicchio no.

Con questo non voglio dire che lo "sbuffetto" visibile nei video di krivit indichi di certo una potenza di 5kW sviluppata dall'e-cat, ma che il tuo esperimento, così come è stato condotto, non lo esclude con la forza con cui potrebbe sembrare a prima vista.

My2Cents ha detto...

@Fr@ncesco CH

Hai ragione, anch'io mi ricordavo delle misure che indichi (3m x 2 x 2, praticamente un piccolo container) ma poi ricordo di aver letto da qualche altra parte un'area ben diversa: 40 x 20 piedi, pari a circa 12 x 6 m quindi oltre 70 mq.
Non posso confermarlo perché non trovo più la fonte (mi pare fosse da qualche parte nel forum Defkaliom) ma se fossero confermate sarebbe dura ottenere 100 KW "elettrici" in uno spazio compatibile con gli spazi disponibili nell'ambiente "automotive".

In ogni caso la sfida che vedo è sempre quella della miniaturizzazione del tutto (quindi non solo del reattore in sé ma anche del convertitore calore-elettricità e di tutte le componenti accessorie) in modo da poter equipaggiare da una parte una classica utilitaria e dall'altra (sempre mantenendo le dimensioni in classe "automotive") di scalare verso l'alto per allestire bus, camion, mezzi agricoli e di movimentazione terra, tutti oggetti notoriamente "divoratori" di KW!

Comunque nonostante tutte le difficoltà continuo a sperare in un'auto "smart", dove ad es. l'idrogeno necessario al reattore venga prodotto in tempo reale dall'elettrolisi dell'acqua e mantenuto in bassa quantità tramite un piccolo compressore alla pressione esattamente necessaria all'erogazione della potenza istantanea richiesta in quel dato momento al sistema.

In questo modo si otterrebbero vantaggi sul fronte della sicurezza (nessuno stoccaggio di idrogeno in quantità pericolose), dell'efficienza (viene prodotta solo l'energia effettivamente necessaria sul momento) riducendo la necessità di smaltire sotto forma di calore quella in eccesso...

McRae ha detto...

@My2Cents
State confondendo la potenza MASSIMA di un'auto, con il consumo! Per farti un esempio, la toyota Prius, che è ibrida, ha un motore elettrico da 60KW, ma le batterie sono da 1.3KWh, perchè solo in rari casi si usa tutta la potenza del motore!! Con un "pieno" di energia fa circa 20km, poi interviene il motore a benzina per ricaricare le batterie. Quindi bisognerebbe mettere un E-cat da (ipotizziamo) 5kW su un'auto per ricaricare continuamente le batterie, e probabilmente basterebbe per un uso "normale"

Red5goahead ha detto...

interessante la questione dell'uso dell'E-cat in ambiente automotive. già tempo fa avevo postato in tal senso. Vi pongo se possibile una domanda ancora più complicata temo.
fatto 100 la quantità di idrocarburi , carbone, gass e quant'altro produca CO2. Quanto vale in percentuale la porzione che il mondo intero consuma sotto forma di calore , quanto in elettricità e quanto in trasporto? Mi pare un punto di partenza interessante per capire dove ci collocherebbe l'e-cat già da subito.

Fr@ncesco CH ha detto...

@McRae


Allora se le cose stanno così è sufficiente una minima modifica a un'auto elettrica.


Secondo me appena un progettista riesce a mettere le mani sul un ecat giro tre-sei mesi e ti esce già un prototipo di autovettura elettrica + ecat

Red5goahead ha detto...

senza contare le future novità tecnologiche per la trasformazione del calore in elettricità:

http://www.tomshw.it/cont/news/il-calore-diventa-elettricita-rivoluzione-per-i-portatili/32212/1.html

My2Cents ha detto...

@McRae

hai ragione, utilizzare il valore nominale di potenza del motore elettrico è senz'altro sbagliato per eccesso.

Però immaginare un valore troppo basso per il sistema che produce l'energia che carica le batterie lo ritengo altrettanto sbagliato, stavolta per difetto.

Infatti nelle ibride attuali le batterie sono usate come una sorta di "buffer" di autonomia limitata oltre il quale interviene il motore a benzina.

Nella ibrida a E-Cat invece non ci sarà il motore a benzina, quindi l'E-Cat stesso dovrà essere in grado di fornire l'intero ammontare dell'energia necessaria, e visto che tale energia è termica la si può trasformare in meccanica in 2 modi:

- direttamente in rotazione di un albero motore tramite dei pistoni, modello locomotiva a vapore, o delle turbine, ma la vedo dura a gestire solo con riduttori e frizioni meccaniche l'inerzia di sovrapproduzione: un E-Cat (almeno in versione attuale) reagisce lentamente alle richieste di variazione e tali tempi di reazione non sono compatibili con quelli imposti dalle esigenze di guida
- tramite conversione continua in energia elettrica (eventualmente anche con approcci del tutto nuovi come quello indicato da Red5goahesd o altri che lo stesso Rossi credo stia valutando, e di cui bisognerà inquadrare bene l'efficienza intrinseca)

Ovviamente in questo secondo caso l'energia prodotta in continuazione ricarica le batterie che svolgono sempre il ruolo di buffer, con capienza e velocità di ricarica limitate, mentre l'energia richiesta in continuazione dal motore (immaginiamo un lungo viaggio in autostrada a velocità elevata e costante) deve arrivare per forza dall'E-Cat che avrebbe il ruolo di alternatore di elevata potenza.

Per questo secondo me un E-Cat da 5 KW non basta, ce ne vuole uno che eroghi la potenza assorbita in continuazione dal motore (o meglio dalla somma dei motori, uno per ruota).

Come dicevo questa cosa mi frulla nella testa da parecchio tempo, e per questo avevo chiesto se la potenza erogata dall'E-Cat fosse "modulabile" e mi è stato risposto di si.

Questo aspetto è fondamentale in quanto un E-Cat che lavora sempre al massimo produrrebbe un eccesso di energia non assorbibile dalle batterie (che per essere ricaricate richiedono un flusso per un periodo di tempo prolungato e che soprattutto va a calare mano a mano che il livello di carica sale).
L'eccesso dovrebbe essere smaltito come calore, ma ve la immaginate un'auto che produce 50 KW o più di calore per tutta la notte in garage???

Qui entra in gioco l'importanza della soglia minima di energia a cui può essere mantenuto l'E-Cat prima che la reazione si spenga...
Ovviamente non ho preso in considerazione l'eventualità di spegnere completamente la reazione (sarebbe la cosa migliore da fare), perché non ho elementi per capire quanto possa essere semplice automatizzare il processo di spegnimento e riaccensione della reazione...

Per concludere: una cosa è utilizzare l'E-Cat che conosciamo (che continuo a chiamare 1.0) in un impianto industriale dove sta sempre acceso al massimo della potenza per mesi, un'altra è utilizzarne uno in ambiente automotive dove per i motivi che ho indicato gli sono richieste caratteristiche di potenza massima e dinamicità di funzionamento ben più impegnative...

painlord2k@gmail.com ha detto...

Io direi che, per tanti motivi, l'applicazione dell'e-cat alle automobili (ma anche ai camion e ad altre macchine su strada e fuori strada - bulldozer e simili) richiederà, se mai sarà possibile e sopratutto economicamente sensata, parecchio tempo.
Non solo i requisiti tecnici non sono semplici da considerare che un'auto sta su una strada e deve rispondere a requisiti di sicurezza. Come ingegnerizziamo un e-cat per resistere ad un impatto tra due auto a 100 km/h? Che succede quando l'elettronica smette di funzionare o l'impianto di raffreddamento viene distrutto improvvisamente?

La auto elettriche hanno problemi simili: tagliare le lamiere di un'auto elettrica è pericoloso se viene fatto da personale non esperto. Il primo crew di pompieri che ha dovuto aprire una Prius elettrica e ha tagliato con la motosega i cavi della batteria ha visto la lama della motosega diventare incandescete e fondere in pochi secondi.

ant0p. ha detto...

@kataclisma
il tempo di carica del vaporìcchio è 3-4 minuti. gli 800watt prima di tutto li ho calcolati vedendo qual'è l'energia necessaria per vaporizzare completamente 170g di acqua, è quello il vero calcolo da fare per chiarirsi le idee prima di dare per credibile l'esperimento. possiamo anche considerare che il vapore in uscita sia surriscaldato, ma questo aggiunge molto poco agli 800watt (che poi mica è sopra i 150°, sennò fonderebbe la plastica..). ci sarà un termostato interno che impedisce di superare una certa temperatura regolando la potenza, quindi la potenza elettrica istantanea ovviamente non è sempre 800watt, ma viene modulata durante i 3-4 minuti di carica e durante i 9 minuti di espulsione del vapore, in modo da tenerlo sempre secco sui 100° o poco più..e quindi non importa se l'energia per produrre questo vapore non è data solo in diretta, ma anche in differita:)) importa solo il contenuto energetico di quel vapore rispetto alla massa iniziale di acqua fredda, che è una sua proprietà indipendente rispetto al modo di crearlo. capisco che non è un concetto così immediato, però quando hai una portata di vapore da un tubo in uscita e sai già il salto energetico per unità di massa rispetto all'acqua fredda in entrata hai già tutto quello che serve per calcolare la potenza corrispondente a quella portata..
poi se per caso la pompa gialla quando deve spingere acqua e vapore lungo tutto il percorso dall'entrata dell'ecat allo scarico del tubo ha dei problemi per le perdite di carico e fa crollare la portata non so cosa farci, vuol dire che se funziona con una portata che è 1/7 (per dire..) di quella a cui era stata tarata basta 1/7 della potenza per vaporizzare l'acqua.. una volta definito il salto energetico per unità di massa dell'acqua che si vaporizza, portata e potenza sono due grandezze proporzionali tra loro, non c'è niente da fare. non importa assolutamente se quella portata te la da una pompa o un compressorino, o se prima hai scaldato il vapore, basta che il vapore quando esce sia secco e non a temperature al di sopra dei 300-400°:)) magari l'energia per scaldare il vapore di 200° conterebbe di più (non ho fatto il calcolo, ma il calore specifico del vapore è talmente basso che è inutile:))..ma quello del vaporì a esagerare sarà 120°, non di più..non è che quei 20° in più oltre al calore latente di vaporizzazione cambino la sostanza dei calcoli..la gran parte della potenza va per il passaggio di stato, per innalzare di temperatura il vapore basta molto poco, per questo ci sono i termostati, per evitare che si dia troppa potenza e il vapore troppo caldo fonda tutto.

poi a ulteriore conferma ho controllato l'etichetta del vaporì che dichiara 900watt di massima potenza e il consumo del contatore, che di solito andava dai 500 ai 700watt in quei 4+9 minuti, a conferma che la potenza istantanea è leggermente più bassa perché è regolata in modo da non creare un vapore troppo surriscaldato.

ant0p. ha detto...

per far capire meglio il concetto di potenza elettrica più bassa distribuita in un tempo maggiore: a volte capitava che mi dimenticavo il vaporì attaccato per mezz'ora prima di usarlo, ma non è che in quella mezz'ora mi bruciava tutto come succederebbe senza avere un termostato che blocca la potenza quando arrivi alla temperatura voluta. usciva sempre e comunque la stessa portata di vapore e alla stessa temperatura di quando lo usavo dopo 3-4 minuti, non è che se lo carichi per mezz'ora poi ti sputa fuori una lingua di fuoco:))
è anche chiaro che non puoi usare il vaporì all'istante appena attacchi la spina, perchè in quel momento hai 170g di acqua fredda che non puoi scaldare all'istante, sarebbe come avere una portata infinita ahah

F.C. ha detto...

ant0p
forse non hai colto bene il concetto espresso nel mio post o io non mi sono espresso bene.
Facciamo così, io ti cito solo la tua ultima frase:

"è anche chiaro che non puoi usare il vaporì all'istante appena attacchi la spina, perchè in quel momento hai 170g di acqua fredda che non puoi scaldare all'istante, sarebbe come avere una portata infinita ahah"

Ahhahah se i tuoi ragionamenti fossero corretti avresti appena dimostrato che l'e-cat ha potenza infinita.....

Lasciamo stare, ognuno pensi quello che vuole, mi sono un po' stufato di persone che credono di avere sempre tutte le risposte, è troppo complicato averci un dialogo...

ant0p. ha detto...

@kataclisma
l'e-cat ha uno scambiatore, il vaporì no.
come sai in uno scambiatore basta poco tempo per trasmettere tutto il calore prodotto, anche perchè se no il reattore fonderebbe..nel vaporì la funzione dello scambiatore ce l'ha il termostato che regola la potenza elettrica per evitare il surriscaldamento..
comunque niente, se non la capite non so proprio come spiegarvela, ci ho provato ma non c'è verso:)) fate una prova con un bollitore o con qualcosa di potenza nota che ha uno scambiatore come l'e-cat, avrete gli stessi risultati.

F.C. ha detto...

antop
"comunque niente, se non la capite non so proprio come spiegarvela, ci ho provato ma non c'è verso:)) fate una prova con un bollitore o con qualcosa di potenza nota che ha uno scambiatore come l'e-cat, avrete gli stessi risultati."
----------------------------------
Vabbè l'importante è che tu sei sicuro che sono io a non aver capito.
L'energia immagazzinata nel vapore, non dipende dalla potenza usata, puoi usare anche 100W per ottenere lo stesso risultato in termini di "sbuffetto" di vapore di una caldaia da 5 kW, ma ci metti più tempo e ottieni meno vapore quindi uno sbuffo che si sostiene per meno tempo.
L'energia del vapore dipende dalla temperatura (ok il surriscaldamento a 120°C non aumenta di tanto l'energia), dalla quantità di fluido considerato, e dalla pressione (anche lei non varia tantissimo in termini di entalpia).
Ma è l'energia immagazzinata, la portata, e la pressione che determina lo sbuffo che vedi.

Pensa a questo.
Se mantieni premuto il tastino del vaporì per, che ne sò, mezz'ora, che succede?
Immagino che dopo un certo tempo non esce più nulla oppure esce un rigagnolo di acqua tiepida.
Da questo ti puoi rendere conto che gli 800W del vaporì non sono sufficienti a generare quel flusso di vapore che vedi per un certo tempo all'inizio del suo funzionamento. Altrimenti andrebbe in continuo fino alla fine del serbatoio.
Meditaci su e poi mi fai sapere.

mario massa ha detto...

@kataclisma
@antOp

Se mi permettete vorrei cercare di mettervi d’accordo.

Kataclisma ha ragione in via di principio: se energia viene accumulata nel serbatoio in pressione è certo che al momento della prova il vapore non corrisponda alla potenza elettrica della resistenza. antOp ha probabilmente ragione sul piano pratico, infatti egli non lascia aperta la valvola per pochi istanti, ma per molti minuti (si spera), tempo quasi certamente sufficiente a riportare il tutto in regime stazionario come giustamente richiesto da Kataclisma.

Da qualche parte in un vecchio post ho scritto che ho effettuato la stessa prova di antOp utilizzando una pentola a pressione in regime assolutamente stazionario, con potenza variabile da 450 a 1300W ottenendo i suoi stessi risultati.

Red5goahead ha detto...

mi pare che Kataclisma abbia dato una spiegazione semplice soprattutto perché legata ad oggetti di normale utilizzo.. Comunque su una cosa molti scettici hanno ragione. Rossi avrebbe potuto nelle sue prove fare una cosa semplice ovvero mettere due e-Cat in parallelo inizialmente aperti. in uno solo di essi inserire il combustibile "nucleare" , chiamalo così scherzosamente, ed avviare il doppio esperimento in parallelo. Non avrebbe certo fugato ogni dubbio ma almeno avremmo avuto una comparazione più semplice . Peccato che l'e-Cat aperto Rossi non lo voglia fare vedere.

Dumah Brazorf ha detto...

E' chiaro che il vaporetto non può erogare vapore un'istante dopo aver dato corrente visto che deve prima portare i 170g o quel che sono di acqua a 100°C. Il gatto questo problema non ce l'ha avendo la pompa dosimetrica che gli fornisce qualche grammo d'acqua alla volta. Una volta raggiunti i 100° tutti gli 800W del vaporicchio possono essere impiegati per la transizione di fase per cui a meno di scelte progettuali che non conosco dovrebbe essere in grado di sputare vapore fino a svuotare la caldaia. Il gatto del video di krivit vuoi per la potenza inferiore (770W) vuoi perchè deve scaldare anche l'acqua dovrebbe produrre meno vapore del vaporicchio secondo la teoria complottista.

ant0p. ha detto...

@kataclisma e mario massa
il vaporì in 9 minuti scarica 170g di acqua vaporizzata (vapore secco) a portata costante. è solo questo che serve sapere in termini di confronti potenza/portata del vapore.

F.C. ha detto...

ant0p
eh vabbè se sei convinto, non ci posso fare nulla.
Con questo non voglio dire che lo sbuffo dell'e-cat corrisponda ai 5 kW dichiarati, ma ripeto che non puoi confrontare un sistema non stazionario con uno stazionario.

Ti faccio un altro esempio.
Immaginiamo due caldaie, tutte e due con una capienza per esempio da un litro e dotati l'uno di una resistenza da 100W e l'altro di una resistenza da 1000W.
Per portare l'acqua da 20 °C a 120°C e pressione di per esempio 3 bar, il primo ci metterebbe circa 7,5 ore, e il secondo invece circa 3/4 d'ora.

Utilizzando il tuo ragionamento e confrontando il vapore uscente dalle due caldaie (che sarebbe certamente identico) dopo il periodo di carica, potremmo dire che i due apparecchi hanno la stessa potenza?

Se ci pensi bene è esattamente la stessa tipologia di confronto che stai facendo tu.


Mario Massa
"infatti egli non lascia aperta la valvola per pochi istanti, ma per molti minuti (si spera), tempo quasi certamente sufficiente a riportare il tutto in regime stazionario come giustamente richiesto da Kataclisma."
--------------------------------
Non credo che abbia fatto la prova in questo modo, facendo svuotare completamente il serbatoietto di "buffer", comunque può risponderci lui.


"Da qualche parte in un vecchio post ho scritto che ho effettuato la stessa prova di antOp utilizzando una pentola a pressione in regime assolutamente stazionario, con potenza variabile da 450 a 1300W ottenendo i suoi stessi risultati"
----------------------------------
La tua prova è già più corretta, immagino che hai controllato anche la quantità d'acqua evaporata in un certo tempo, ma hai collegato alla pentola a pressione un tubo simile a quello usato da Rossi?
Conoscevi la pressione del vapore, che influenzerebbe la velocità di uscita e quindi il confronto "nasometrico" con l'e-cat?

F.C. ha detto...

Per fare un vero confronto "occhiometrico" con l'e-cat bisognerebbe utilizzare una pentola non a pressione, o meglio un oggetto con una geometria simile all'e-cat in modo da simulare la stessa sovrappressione, collegata ad un tubo simile a quello usato da Rossi.

ant0p. ha detto...

confermo, 9 minuti di vapore che esce stazionariamente e consecutivamente:)) solo quando c'è il tubo all'inizio il vapore ci mette 30secondi-1minuto per arrivare allo scarico, ma poi si stabilizza.
come faccio a non dover stare 9 minuti consecutivi col dito premuto sul pulsante di espulsione-vapore? uso un legnetto di un ghiacciolo:))

F.C. ha detto...

ant0p
Ma lo hai letto il mio esempio delle due caldaie?

F.C. ha detto...

Ripeto.
Anche le due caldaie caccerebbero vapore per lo stesso tempo e con le stesse caratteristiche energetiche.
Peccato che una è da 100W e un'altra da 1000W.
Lo capisci o no? O credi che siano sempre gli altri a non capire?

F.C. ha detto...

@ant0p
"confermo, 9 minuti di vapore che esce stazionariamente e consecutivamente:)) solo quando c'è il tubo all'inizio il vapore ci mette 30secondi-1minuto per arrivare allo scarico, ma poi si stabilizza."

@massa
"antOp ha probabilmente ragione sul piano pratico, infatti egli non lascia aperta la valvola per pochi istanti, ma per molti minuti (si spera), tempo quasi certamente sufficiente a riportare il tutto in regime stazionario come giustamente richiesto da Kataclisma."

Il regime stazionario a cui mi riferisco io non è solo quello della fase di espulsione del vapore ma anche quello di produzione.
Per l'e-cat sono entrambi stazionari, per il vaporì, per quello che immagino, è stazionario solo quello di espulsione.
Rileggete l'esperimento delle due caldaie che ho fatto prima.
La caldaia ha un regime di produzione del vapore non stazionario e un regime di espulsione che può essere stazionario.
E' da questo che nasce l'equivoco nel confronto tra vaporì e e-cat.

Inoltre l'altra differenza è la pressione del vapore, non tanto per quanto concerne l'energia immagazzinata che cambia non di molto, ma per quanto concerne il paragone "occhiometrico".
La velocità di espulsione cambia di molto.

Dumah Brazorf ha detto...

Come accidenti fai a sostenere che il vapore uscente da una caldaia a 100W ed una a 1000W sono uguali???
Raggiunti i 100°C all'acqua devi ancora fornire calore per farle cambiare stato, una caldaia produrrà 10 volte la quantità di vapore dell'altra. Hai voglia a non notare la differenza nello sbuffo.

F.C. ha detto...

Brazorf
"Come accidenti fai a sostenere che il vapore uscente da una caldaia a 100W ed una a 1000W sono uguali???
Raggiunti i 100°C all'acqua devi ancora fornire calore per farle cambiare stato, una caldaia produrrà 10 volte la quantità di vapore dell'altra. Hai voglia a non notare la differenza nello sbuffo"
-----------------------------------
Rileggiti qualche mio post più su, e vedi come è facile da capire...
se non ci riesci provo a rispiegartelo.
Ripensa bene alla differenza tra energia e potenza, e scoprirai l'arcano.

Dumah Brazorf ha detto...

Partendo da 120°C e 3atm lo sbuffo è uguale perchè entrambe le caldaie hanno raggiunto lo stesso stato con le loro tempistiche.
Apriamo i rubinetti, il vapore esce, la pressione scende, il calore immagazzinato nell'acqua (quei 20°C in più) ne vaporizza altra essendo il punto di ebollizione calato, qualcosa dovrebbe arrivare anche dal vapore non ancora uscito.
Ad un certo punto dovremmo ritrovarci con 100°C nell'acqua e pressione rasente l'atmosfera. A questo punto l'energia di vaporizzazione arriva unicamente dall'energia in ingresso. Corretto?

Diogene ha detto...

Perdonatemi l'intrusione (avevo promesso di non addentrarmi mai e poi mai in queste discussioni sul vapore, ma si sa l'uomo è un animale poco coerente)
ma eseguire questo esperimento non è possibile?
si prende la mina di una matita si misura la resistenza (oppure si compra una resistenza ma io de 'ste cose ne so poco),la si avvolge con parecchia carta stagnola bella aderente, così da simulare almeno un po' di capacità termica, la si mette dentro un tubo di metallo, poi si collega questo tubo, con un tubicino ad una riserva che possiamo muovere su e giù (una bottiglia attaccata ad un palo) di modo da regolarne la portata.
la mina attaccata ad un generatore settato secondo i giusti valori dettati da Zio Ohm.
e vediamo che fa!
non è un modello più inerente alla realtà dei fatti e a costo 0?
si regola la potenza poi in base a quello che vogliamo dimostrare, da 300W a salire e via a moviolare sopra!

Diogene ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Diogene ha detto...

sto pensando che forse il mio sistema di iniezione non è buono, il vapore espandendosi respingerebbe indietro l'acqua in ingresso.
se qualche anima pia mi dà delucidazioni a riguardo

mario massa ha detto...

@kataclisma

Scusa, ma stai prendendo un granchio. Dumah Brazorf ha perfettamente ragione. Non so quanti anni hai e che studi hai fatto, ma analizza la cosa con serenità e ti renderai conto che stai sbagliando. Non c’è nulla di male a sbagliare quando lo si ammette serenamente (in un vecchio post ho fatto un intervento nel quale ho detto una vera cretinata, ma quando me ne sono accorto ho ammesso di aver detto una cretinata e basta). In campo scientifico volere a tutti i costi ragione anche quando si scopre di non averla è il peggior atteggiamento possibile

ant0p. ha detto...

@kataclisma

certo che è stazionario solo quello dell'espulsione, ma è solo quello che conta.
facciamo un'analisi della dinamica: tengo il vaporì attaccato alla spina con dentro i 170g di acqua, facciamo che me lo dimentico attaccato per 10 ore..non brucia mica, il termostato fa in modo che i 170g di acqua rimangano sotto forma di vapore sempre alla stessa temperatura, quindi con lo stesso contenuto energetico..l'ampollina interna è isolata ma un po' disperde verso l'esterno in 10 ore, nessun problema, ogni tanto il termostato si accorge che la temperatura diminuisce e fa in modo di ridare un po' di potenza per conservare sempre lo stesso livello di energia dei 170g di vapore.

poi dopo 10 ore inizio a sparare fuori il vapore, a portata costante per 9 minuti..e il vapore esce sempre secco sui 100° o poco più. durante l'espulsione del vapore la pressione nell'ampollina interna tende a diminuire e la quantità di vapore interna è sempre meno, quindi entra ancora in gioco il termostato per mantenere i livelli di potenza necessari perchè il vapore interno sia pronto per uscire sempre nelle stesse condizioni energetiche.

in pratica la sola differenza di energia che dai in 10ore+9minuti rispetto a quella che dai in 4+9minuti è quella per recuperare le dispersioni che in 10 ore sono maggiori che in 4 minuti, ma nella sostanza non cambia niente, la quantità di energia utile per trasformare in vapore i 170g di acqua è sempre la stessa. quindi la potenza del vapore erogata allo scarico a portata costante dipende solo da quanto tempo ci vuole per farlo uscire. quello è chiaramente determinato da come lo scarichi..certo che se invece di un orifizio piccolo ci metti una qev da 1/2" ti spara fuori quel vapore in pochi secondi con una potenza equivalente spropositata, ma in quel modo sarebbe una specie di esplosione:)) con il vapore che nell'uscire tenderebbe a condensare perchè la potenza elettrica massima (900watt dichiarati sull'etichetta) non potrebbe reggere quella portata allucinante:)). mentre la portata del vaporì è regolata in modo che i 900watt massimi regolati via termostato sono più che sufficienti per far uscire in ogni caso il vapore secco sempre alla stessa temperatura, con una potenza equivalente di 800watt circa, proprio perchè ci mette 9 minuti a uscire. se ci mettesse 5 minuti avrebbe circa il doppio della potenza, ma con 900watt massimi di resistenza interna molto probabilmente avresti un vapore nettamente più umido, perchè non c'è una potenza sufficiente a reggere una portata maggiore.

ant0p. ha detto...

m'è venuta in mente una spiegazione che dovrebbe tagliare la testa al topo:))
supponiamo che dobbiamo dimensionare un vaporìcchio. si parte dicendo: voglio avere un flusso di vapore secco di 170g in 9minuti..partendo da acqua fredda. prima di tutto quindi mi ci vorrà un serbatoietto interno sui 200-250cc con pressione 3 bar, una valvola manuale aperta/chiusa azionabile col pulsante e uno scarico con un'orifizio di dimensioni adatte a dare la portata voluta (170g in 9 minuti).
passiamo al dimensionamento della potenza elettrica necessaria: se dovessi vaporizzare in diretta (con uno scambiatore, per dire..:)) quella data portata di acqua avrei bisogno di circa 800watt costanti o poco più (calcolati a partire da acqua fredda, quindi sommando la potenza per passare da 20° a 100° e quella per la vaporizzazione completa)..quindi dimensiono elettricamente il vaporìcchio in modo da avere una potenza massima di 900watt (quella che è scritta sull'etichetta infatti), così sto tranquillo che non vado mai sotto di potenza, in più ci metto il termostato per limitare la potenza, perchè se andassi con 900watt sparati senza limitarli surriscalderei troppo il vapore, col rischio di fondere tutto o esplosioni:))
l'equivalenza sostanziale tra potenza in diretta e potenza in differita mi pare più che evidente da come si ragiona per fare il dimensionamento elettrico.

se invece volessi sparare fuori i 170g in 2 minuti, oltre a fare uno scarico con un'orifizio più grosso, avrei bisogno di dimensionare una potenza elettrica massima di 9/2*900watt=circa 4kw..mi pare chiaro:)) poi la potenza 'e-cat-equivalente' dei 170g di vapore che escono in 2 minuti sarebbe leggermente al di sotto dei 4kw, metti 3.6kw..

ant0p. ha detto...

finisco brevemente aggiungendo il tubo:)) se il problema è che il vapore esce troppo sparacchiato dall'orifizio rendendo il confronto un po' più difficile, mettendo un tubo lungo come quello del video il vapore si espande rallentando lungo tutto il tragitto del tubo e la modalità di scarico dal tubo lungo diventa esattamente la stessa, e quindi diventa tutto completamente confrontabile..

F.C. ha detto...

Massa
"Scusa, ma stai prendendo un granchio. Dumah Brazorf ha perfettamente ragione."

A quale post di Brazorf ti riferisci?
L'ultimo? Se è così dice quasi quello che ho detto io tranne la parte finale, che in realtà sarebbe da controllare.


"Non so quanti anni hai e che studi hai fatto, ma analizza la cosa con serenità e ti renderai conto che stai sbagliando. "
-------------------------
Non ho mai valutato una persona dall'età a dal titolo di studio, quindi preferirei discutere nel merito, poi magari ti dico l'età e gli studi.
E non sono uno che ha difficoltà ad ammettere un errore, anzi se mi mostrassi dove sbaglio te ne sarei grato.


Riassumo un momento il mio pensiero, per cercare di essere più chiaro.

Ho espresso il dubbio che il confronto e-cat vaporì, come fatto da ant0p, POTEVA non essere corretto, non per questo volevo arrivare a sostenere che il vapore uscente nel video di Krivit giustificasse i 5 kW dichiarati.

I dubbi erano essenzialmente due.
Il primo sulla questione dello stato termodinamico del vapore del vaporicchio, che sarebbe molto diverso, non tanto in termini di energia assoluta, ma in termini principalmente di pressione.
Questa differenza poteva provocare una grande differenza in termini "occhiometrici" sullo sbuffo uscente dal tubo.

Il secondo dubbio riguardava la modalità di ottenimento del vapore.
Mi rispiego, sempre nell'ottica che non sono certo di come è strutturato il vaporicchio.

Una volta "caricato", il vaporì è in grado di espellere vapore sempre nello stesso stato termodinamico fino all'esaurimento del serbatoio (quello principale non il serbatoietto di buffer)?
Se così non fosse, dovrebbe essere imputato al fatto che il discorso di Brazorf non è applicabile al vaporì, poichè la sua potenza non sarebbe in grado di ottenere quel risultato.

Spiego riprendendo l'esperimento delle due caldaie che ho fatto prima.
Le due caldaie identiche, ma una con potenza 100W e l'altra 1000W, se lasciate caricare per un tempo sufficiente ad entrambe, possono raggiungere lo stesso stato termodinamico (naturalmente gestito da un termostato, mica sono così sprovveduto come pensa ant0p da non capire che il vaporì non aumenta ad libitum l'energia contenuta nel vapore).

A quel punto, facendo uscire il vapore con le stesse modalità (stesso ugello, stesso tubo, etc.), non si riuscirebbe a capire quale delle due caldaie ha la potenza maggiore, anzi si potrebbe gestire l'esperimento in modo che la caldaia con la potenza minore sembri più "potente". Basterebbe dimensionarle in modo che quella meno potente raggiunga una pressione maggiore.
Fino a qui ci troviamo? Ho detto stupidaggini?

A questo punto, se si facessero scaricare completamente le due caldaie, si potrebbe notare la differenza di potenza. A seconda di come è condotto l'esperimento si potrebbe notare anche un po' prima la differenza, ma cambia poco per quanto riguarda quello che sto dicendo.

Ora, se il vaporì è in grado di svuotare completamente il suo serbatoio principale con vapore sempre nello stesso stato termodinamico, allora il mio secondo dubbio è superato.
Ma resterebbe sempre il primo.

Siete così sicuri che la differenza tra lo stato termodinamico dell'e-cat (temperatura circa 100°C e pressione praticamente atmosferica) e del vaporì (temperatura circa 120°C e pressione credo 3 bar), non influenzi di molto non tanto l'energia immagazzinata, ma il confronto "occhiometrico" tra le due situazioni?

ant0p. ha detto...

kataclisma: "A quel punto, facendo uscire il vapore con le stesse modalità (stesso ugello, stesso tubo, etc.), non si riuscirebbe a capire quale delle due caldaie ha la potenza maggiore, anzi si potrebbe gestire l'esperimento in modo che la caldaia con la potenza minore sembri più "potente". Basterebbe dimensionarle in modo che quella meno potente raggiunga una pressione maggiore."
---------------------
in quel caso no, perchè la caldaia a 1000watt sarebbe ampiamente sovradimensionata e il termostato non permetterebbe di usare mai nemmeno un decimo di quei 1000watt, mentre senza termostato se metti 1000watt sparati su una quantità di acqua che potresti vaporizzare con 100watt fondi tutto o ti esce una lingua di vapore incandescente:)) a parità di portata.

sul vaporicchio: i 9 minuti sono per svuotare tutto il serbatoio, non penso nemmeno che ci sia un serbatoietto di buffer, c'è solo quello principale, lo riempi con 170g di acqua e la scarichi tutta sotto forma di vapore secco in 9 minuti e la cosa si chiude lì:)) di acqua all'interno non ne rimane proprio alla fine dei 9 minuti.

sulla pressione e l'occhiometria: la pressione a livello occhiometrico si nota quando spari fuori direttamente dal beccuccio, ma quando gli ho attaccato il tubo lungo 6.5m lo scarico è occhiometricamente analogo a quello del flusso ottenuto con la pompa..perchè le perdite di carico del tubo si mangiano abbondantemente quei 3 bar nel serbatoio del vaporìcchio (che in realtà è solo un'ampollina da 200-250cc), fa pure fatica all'inizio a far raggiungere al vapore la fine del tubo..poi esce uno sbuffetto simile a quello del video di lewan, cioè più intenso di quello del video di krivit..ma ricordo che anche nel video di lewan qualcosa non quadrava, lo sbuffo sembrava attivarsi solo quando lewan andava prendere il tubo, poi si vedeva rossi che smanettava sui controlli ecc..ma in quel caso era più difficile capire bene come poteva essere andata, con krivit invece anche alla luce delle spiegazioni/reazioni di rossi purtroppo le incongruenze sono macroscopiche..

ant0p. ha detto...

l'unica cosa che rossi poteva dire in modo ragionevole su quella sfiatella era: "scusate, in quel momento c'era stato un forte calo di portata..la portata va un po' a ondate con quella pompa, ovviamente quello era un momento di stanca e infatti il reattore si stava scaldando in quel momento, la prossima volta tengo lo scarico ben visibile e vi faccio vedere un bel video da 1/4 d'ora con dei begli sbuffi da 5kw":))

Diogene ha detto...

A me le due situazioni (anche se non mi cagate sennò già oggi pomeriggio, che l'ho avuto libero, avrei fatto il mio esperimentucolo)
sembrano diverse per il semplice motivo che uno ha una caldaia che porta l'acqua in temperatura, e il calore ceduto poi trasforma l'acqua in vapore, l'E-cat invece prende istante per istante (secondo per secondo) l'acqua a 20 gradi la porta a 100 C° e poi (a detta di rossi secondo altri no) in vapore ok che il calore per portarla a 100C° è, se mi ricordo bene, circa 1/5, di quello per trasformarla in vapore, ma già a ben vedere, mostra che la situazione è completamente diversa.
io dico che con l'esperimento costo zero tipo il mio (certo se avessi una pompa sarebbe meglio) uno già potrebbe dire più o meno a che Wattaggio corrisponde il vapore che si vede nel video.
e lo sai perché lo posso assicurare con certezza, perché se attacco la mia macchinetta del caffè da 900W, e lascio aperto il vapore per il cappuccino per 5 min lo tira fuori che manderebbe avanti una turbina e poi ta tan acqua calda

Diogene ha detto...

ho fatto la prova mandando un po' d'acqua nel serbatoio della macchina del caffè a intervalli di modo da fare all'incirca la portata di 7 litri l'ora.
però mo' che ci penso potrei migliorare l'accuratezza

F.C. ha detto...

@ant0p
"in quel caso no, perchè la caldaia a 1000watt sarebbe ampiamente sovradimensionata e il termostato non permetterebbe di usare mai nemmeno un decimo di quei 1000watt, mentre senza termostato se metti 1000watt sparati su una quantità di acqua che potresti vaporizzare con 100watt fondi tutto o ti esce una lingua di vapore incandescente:)) a parità di portata."

Mi sa che non hai capito il mio esempio.
Le due caldaie vaporizzano tutto il liquido, una in un certo tempo, l'altra in un tempo 10 volte minore.
Solo dopo inizia l'apertura e lo sbuffetto, è questo che rendeva l'idea dell'eventuale incongruenza del tuo esperimento.


"sul vaporicchio: i 9 minuti sono per svuotare tutto il serbatoio, non penso nemmeno che ci sia un serbatoietto di buffer, c'è solo quello principale, lo riempi con 170g di acqua e la scarichi tutta sotto forma di vapore secco in 9 minuti e la cosa si chiude lì:)) di acqua all'interno non ne rimane proprio alla fine dei 9 minuti."
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Allora diciamo che il mio primo dubbio è superabile. Rimangono sempre i 2 o 3 minuti di preriscaldamento che a qualcosa pur serviranno (a proposito sono proprio 2 o 3 ?) e che sono circa il 30% del tempo totale di erogazione di potenza.
Considerando che il vaporì assorbe circa 700W come tu dici, possiamo con buona approssimazione ritenere il contenuto energetico dei 170g di vapore non superiore a circa 1kW erogato per 9 minuti.
Quindi sulla portata la stima che facevi di una potenza di 1 kW si può ritenere plausibile.


"sulla pressione e l'occhiometria: la pressione a livello occhiometrico si nota quando spari fuori direttamente dal beccuccio, ma quando gli ho attaccato il tubo lungo 6.5m lo scarico è occhiometricamente analogo a quello del flusso ottenuto con la pompa..perchè le perdite di carico del tubo si mangiano abbondantemente quei 3 bar nel serbatoio del vaporìcchio (che in realtà è solo un'ampollina da 200-250cc), fa pure fatica all'inizio a far raggiungere al vapore la fine del tubo..poi esce uno sbuffetto simile a quello del video di lewan, cioè più intenso di quello del video di krivit.."
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Sul discorso "occhiometrico" invece le cose stanno molto diversamente.
Non significa nulla che le perdite si "mangiano" quei 3 bar, anzi!
La velocità di uscita, e quindi l'effetto "occhiometrico", dipendono molto da quei 3 bar, l'e-cat non ha assolutamente quella differenza di pressione tra monte e valle del tubo....
Comunque non so come sarebbe l'effetto in assenza di questa sovrapressione.
Sarei molto curioso.
Mi sa che mi metto a smanettare anche io cercando di riprodurre un sistema molto più simile all'e-cat del tuo vaporetto.

ant0p. ha detto...

" l'e-cat non ha assolutamente quella differenza di pressione tra monte e valle del tubo...."

l'e-cat il deltaP ce l'ha tra monte e valle della pompa, e forse è anche molto più di 3 bar..

"Le due caldaie vaporizzano tutto il liquido, una in un certo tempo, l'altra in un tempo 10 volte minore."

vedi che hai capito? se lo fa in un tempo 10 volte minore vuol dire che deve avere una portata 10 volte maggiore. oppure se ha scaldato tutto in 1/10 del tempo prima di sparare fuori il vapore come quella da 100watt deve aspettare i 9/10 del tempo senza dare altra energia al vapore, sennò brucerebbe tutto. e quindi alla fine l'energia che hai dato con 100watt è la stessa di quella che hai dato con 1000watt solo perchè i 1000watt li hai utilizzati per 1/10 del tempo, e per i restanti 9/10 del tempo il termostato deve intervenire per bloccare i 1000watt per evitare macelli:))

@diogene
finalmente qualcuno che si mette a fare delle prove per conto suo. non so assolutamente come funzionano le macchinette del caffè e quindi non posso darti consigli:)) però continua a smanettare finchè non riesci a ottenere una portata costante di vapore che riesci in qualche modo a misurare/stimare. se sai di avere 900watt tieniti su 1-1.2 kg/h, 7 kg/h sono per il vapore secco con i 5kw..

F.C. ha detto...

ant0p
"vedi che hai capito? "
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Ti consiglio di non usare queste frasi e quei sorrisini, spesso si crede di aver capito e che gli altri invece non hanno capito, come nel tuo caso...ma lasciamo stare il mio esempio delle due caldaie, visto che, da come dici che opera il vaporì, non è applicabile a questo caso, anche se non hai capito il senso di quello che dicevo (o io non mi sono spiegato bene).


"l'e-cat il deltaP ce l'ha tra monte e valle della pompa, e forse è anche molto più di 3 bar.."
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E questo mo che centra?
La velocità di uscita dal tubo la fa la differenza di pressione tra monte e valle del tubo, anche se ci volessero 30 bar per far passare l'acqua dalla tanica all'e-cat, quella che conta al netto delle perdite di carico è la pressione nel camino dell'e-cat.

Se nel camino dell'e-cat ci fossero i 3 bar che hai nel vaporì allora le cose sarebbero confrontabili, ad occhio, sullo sbuffo in uscita.
Ma se ci fossero 3 bar nel camino dell'e-cat il tuo esperimento sarebbe assolutamente inutile poichè per avere vapore secco a 3 bar la temperatura del vapore sarebbe dovuta essere più di 130°C.

Diogene ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dumah Brazorf ha detto...

Se nel camino dell'e-cat ci fossero i 3 bar che hai nel vaporì allora le cose sarebbero confrontabili, ad occhio, sullo sbuffo in uscita.
Ma se ci fossero 3 bar nel camino dell'e-cat il tuo esperimento sarebbe assolutamente inutile poichè per avere vapore secco a 3 bar la temperatura del vapore sarebbe dovuta essere più di 130°C.

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Con una produzione di circa 3.4litri di vapore al secondo (secondo il dato di 7litri vaporizzati in un'ora) considerando le dimensioni del gatto ed il diametro del foro di uscita mi viene qualche dubbio che la pressione del vapore possa restare intorno all'atmosfera. Però io questo calcolo non lo so fare.
Ad una pressione maggiore dovrebbe corrispondere una temperatura maggiore dei 100,1°C dichiarati.

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