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mercoledì 6 aprile 2016

Generatore di energia allo stato solido:
resoconto dall'Expo Ferroviaria 2016.

1. A sx Ernesto Ermanno Franceschini, inventore; a dx Silvio Caggia, inviato speciale del blog 22passi.
Post di Silvio Caggia

Grazie al post di Andrea Rampado, sul "generatore di energia allo stato solido", ho scoperto che dietro casa mia ci sarebbe stata una mostra ferroviaria cui avrebbero partecipato i suoi amici inventori del "generatore". Ho approfittato quindi dell'occasione per andare a curiosare ieri mattina tra gli stand della Expo Ferroviaria 2016 presso il Lingotto Fiere di Torino.
La mostra è molto specialistica e poco apprezzabile per chi non è del settore, mi sono quindi subito diretto presso lo stand 754, padiglione 1, dove gli inventori sono ospiti presso lo stand della RIMEF. 
2. Il trenino alimentato dal generatore di energia
Qui ho potuto ammirare (foto 2) un plastico ferroviario circolare con un trenino elettrico che girava in tondo per un quarto d'ora e stava poi in pausa per un altro quarto d'ora, ciclicamente, tutto il tempo. La gioia di ogni bambino del passato, si potrebbe pensare, solo che qui nella mostra i bambini non sono proprio ammessi per regolamento. Questo trenino non è qui per far divertire i bambini infatti ma per mostrare una nuova fonte di energia non convenzionale.
Come in tutti i plastici ferroviari tradizionali, il trenino è alimentato da una batteria da 12 Volt cui è semplicemente aggiunto un timer per farlo funzionare un quarto d'ora sì ed un quarto d'ora no, niente di strano fino qui, la novità sta nel fatto che la batteria è a sua volta ricaricata dal "generatore di energia allo stato solido" da 15 Volt.
Ma come è fatto questo "generatore"? Il "generatore" consiste di un pacco di 10 moduli da 1,5 Volt collegati in serie tra loro.
3. La misura della differenza di potenziale
E come sono fatti questi moduli? Ciascun modulo ha dimensioni poco più grandi di un biglietto da visita, se ne vedeva uno dimostrativo collegato tutto il tempo ad un voltmetro digitale (foto 3) indicante una differenza di potenziale intorno ai 1444 milliVolt.
L'aspetto del modulo è quello di due sottili fogli di metallo con qualcosa in mezzo, che non si vede, il tutto protetto da una foderina di plastica trasparente sigillata, tipo quella per proteggere i documenti, da cui escono solo i due terminali elettrici positivo e negativo. Uno dei due fogli metallici è di alluminio, come il terminale stesso (il negativo mi pare), l'altro non si capisce di cosa sia fatto, ma il terminale che vi è collegato è di rame.
Ho fatto alcune domande ad Ernesto Ermanno Franceschini, uno degli inventori presenti ieri mattina in mostra; ne riporto a memoria il senso e le risposte che ricordo, purtroppo non ho preso appunti precisi:
Quanta corrente genera ogni modulo?
1,5 - 2 milliAmpere, è variabile, di notte per esempio è maggiore.
Quindi il pacco di 10 moduli che vediamo genera 15 Volt per 1,5 milliAmpere?
Contrariamente a quanto ci si può aspettare, mettendo in serie più moduli la corrente aumenta.

Potrebbe essere che all'interno avvenga una reazione chimica dovuta ai due metalli diversi e "l'elettrolita" che li separa?
No, abbiamo costruito anche dei moduli con entrambi i fogli fatti di alluminio e funzionavo lo stesso.
La potenza prodotta è proporzionale alla superficie dei moduli? Con moduli più grandi si avrebbero potenze maggiori?
No, la potenza è più legata agli "strati" dei materiali tra i due fogli, vorremmo infatti cercare di migliorare i risultati sfruttando tecnologie di deposizione tipo quelle per fare i circuiti stampati.
Avete pensato alla deposizione di materiali con qualcosa tipo una stampante 3D?
Sì, anche quella è una delle idee.
Avete una teoria che spieghi da dove viene l'energia prodotta dai moduli?
No, ci servirebbe infatti un partner che finanziasse la ricerca di una spiegazione teorica del fenomeno coinvolgendo esperti nelle varie scienze toccate dal fenomeno.
Come è nata questa idea?
In modo abbastanza strano... avevo costruito una grande piramide tetraedrica di legno per meditarci dentro e da lì è nata l'intuizione...
Al di là delle attuali e future versioni, sempre più raffinate, che richiedono ovviamente delle tecnologie di costruzione adeguate, i primi prototipi di questo generatore sono stati invece fatti con materiali abbastanza semplici ed alla portata di tutti?
Sì, nei primi modelli avevamo macinato dei cristalli di quarzo che si trovano nelle nostre valli...
Cosa vi ha spinto a condividere pubblicamente le informazioni del vostro brevetto su 22 passi?
Siamo stati informati da un amico che il nostro brevetto aveva cominciato a girare sottobanco in certi ambienti, abbiamo allora preferito dare la possibilità a tutti di conoscerlo.
La prima impressione che si ha a guardare questo "generatore" è: se è così semplice, come mai nessuno ci ha pensato prima? In effetti forse anche altri ci hanno pensato... la struttura di questo apparecchio mi ricorda molto quella dell'electret , e ovviamente anche il sistema Orbo di Steorn.

I lettori di qualche anno fa ricorderanno forse la discussione che ebbi con Mario Massa e Franco Morici riguardo l'electret ed alcuni esperimenti di free energy con dei condensatori elettrolitici che potete ritrovare (tramite Search22) a questa pagina.
Personalmente auguro ad Ermanno di poter incontrare presto i partner giusti per poter verificare, sviluppare, ingegnerizzare e commercializzare la sua idea, magari aiutato in questo da chi vorrà replicare il suo brevetto e magari avanzare una teoria scientifica solida sul funzionamento di questo "generatore" che a me sa tanto di futuro quanto di "antico"...

28 : commenti:

Hermano Tobia ha detto...

@Silvio

Grazie per il resoconto, molto interessante :)

Unknown ha detto...

@Silvio
ottimo reportage; io come al solito, da non tecnico, vorrei soffermarmi sul lato umano ( come del resto fa mistero quando fa la psicanalisi della solitudine dell'inventore); una sola somanda, come ti sono sembrate come persone, sembrano simpatici e un pò naif, se posso permettermi, li hai almeno avvertiti in quale avventura perigliosa si stanno inoltrando? E poi, si sa qualcosa in relazione a futuri sviluppi? ciao e grazie

AleD ha detto...

@Silvio: non ho capito perché il trenino non viene alimentato direttamente dal generatore ma ci vuole la batteria di mezzo.

carloluna ha detto...

ciao a tutti mi riaffaccio dopo anni.anni fa parlavo di perovskiti come responsabili
di fenomeni lenr nella crosta terrestre(calore,espansione,trasmutazioni,acqua nascente,oceani).Poi ho parlato di polveri piezoceramiche come catalizzatori dell'"etere".ora vedo ETIAM usare tali materiali ottenendo cop 10 e questi due inventori usare quarzo macinato......tanto tempo fa chiesi a Rossi se usava piezoceramica ricevendo un sacco no :-).Forse il tempo mi sta dando qualche soddisfazione.Ciao Silvio ti interessi ancora di quella strana teoria fisica?

Ravedoni Carl ha detto...

Interessante invenzione.
Hai verificato che non c'è trucco e non c'è inganno ? ;-)
Anch'io mi interesso alle persone. Come Domenico.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ AleD
Probabilmente la batteria funge da stabilizzatore in tampone.
L'uscita del generatore potrebbe essere abbastamza irregolare da non consentire una fluida marcia del treno.

AleD ha detto...

@Pagnini: sarà, peccato non si sia vista anche la lampada.

AleD ha detto...

@Pagnini: mi sono accorto che si vede quando si son trovati a magggggnare con Mistero! La lampada esce solo quando c'è da bere e magggnnnare :-)

CLaudio Rossi ha detto...

@ Silvio
Grazie per il reportage.
Ma con i tuoi soliti parametri di valutazione omnicomprensiva, a quanto lo daresti il successo di questa invenzione/scoperta...?

Silvio Caggia ha detto...

@Domenico Canino
Io ho incontrato solo Ermanno, l'impressione epidermica che ho avuto è quella di una persona simpatica e semplice, poco amante della tecnologia, il che sembra un controsenso per una invenzione apparentemente hi-tech...

Silvio Caggia ha detto...

@AleD
Se devo essere sincero è una cosa che non ho capito bene nemmeno io... Piuttosto che fare andare una cosa che assorbe 100 per metà del tempo avrei fatto andare qualcosa che assorbe 50 per tutto il tempo, o avrei raddoppiato la potenza del generatore... A livello dimostrativo lo avrei trovato più impressione... La risposta a questo è stata una specie di: "deve essere ingegnerizzato", che ovviamente non mi soddisfa appieno.
La voglio interpretare ottimisticamente così: la potenza generata è ancora piccola per pilotare direttamente il carico, per cui si deve accumulare nel tempo un po' di energia per poi sfruttarla alla potenza necessaria.
Un po' come per la cassettina dello scarico del water, se il mio paragone non offende nessuno: accumuli lentamente acqua con un basso flusso per poi erogarla con il flusso alto.
Ingegnerizzare penso voglia dire arrivare a poter sostituire la cassettina con un flussometro...

Silvio Caggia ha detto...

@Giancarlo Lunardon
Attento ai secchi no di Rossi... A me suonano spesso come conferme...
La strana teoria sarebbe la RS2theory?
La seguo per quello che posso, ma temo di aver raggiunto il mio limite dovuto alle mie conoscenze di base...

Silvio Caggia ha detto...

@Carlo Raverdoni
Non ho fatto nessun test di verifica, non avrei soprattutto la credibilità prima ancora della capacità per farlo... Faccio semplicemente il curioso...

Silvio Caggia ha detto...

@Claudio Rossi
Bella domanda... Io credo possano avere in mano qualcosa, ma senza un principe azzurro che venga a cercare cenerentola la fiaba non avrà un lieto fine...
Purtroppo non basta essere principesse carine al giorno d'oggi, ci vuole un certo pelo sullo stomaco come Rossi per condurre i giochi e non esserne trascinati...

Silvio Caggia ha detto...

Ho consigliato vivamente la lettura del link sull'electret e dei link contenuti in search22 ed Ermanno, cosa che consiglio anche a tutti coloro che hanno interesse a capire come potrebbe funzionare il generatore...

MISTERO ha detto...

Vi segnalo la partecipazione di Tom Bosco al Conviviale della Cultura che si terrà presso la Trattoria Solari, dedicata alla presentazione del libro 'Misteri di Parma. Storie insolite e sconosciute dalle terre parmensi'di Stefano Panizza.
Tom Bosco si collegherà ed amplierà le tematiche proposte dell'autore.
Domenca 10 aprile 2016, Conviviale della cultura e pranzo con menu tipico locale presso l'accogliente e amichevole Trattoria Solaridi Cereseto di Compiano (PR)
Per informazioni: mob: 3387059569 - tel.0525 824895 - info@trattoriasolari.it


Ci sarò anch'io e non solo, per chi volesse partecipare tra gli autori e lettori di 22passi il pranzo ha una quota fissa di 30 euro.
Prenotatevi.

AleD ha detto...

@MISTERO: Ma diobono, tutto quel che mangi e bevi dove cavolo lo metti??? :-)

MISTERO ha detto...

Ti sembrerà strano ma il 90% viene bruciato dal mio cervello, dormo ormai meno di 4 ore per notte... Vieni anche tu al pranzo?

AleD ha detto...

@MISTERO: fortunato te! Grazie per l'invito ma sono correntemente stampellato, per fine mese in teoria dovrei aver risolto...

MISTERO ha detto...

Mi spiace, spero risolverai senza conseguenze..
Tanti auguri di cuore.

Silvio Caggia ha detto...

Un breve video su Ermanno all'Expo...
https://youtu.be/AyZMwIOyg_E
Quello che interesserà di più qualcuno è la struttura chimica del generatore che è rappresentata graficamente in una delle immagini che sono mostrate...

Silvio Caggia ha detto...

Questo articolo, senza volerlo, qualche sospetto su come possa funzionare il generatore lo fa venire...
http://www.repubblica.it/ambiente/2016/04/07/news/cosi_l_energia_puo_arrivare_anche_dal_wi-fi-137107729/?ref=HREC1-32

bertoldo ha detto...

"Quanta corrente genera ogni modulo?
1,5 - 2 milliAmpere, è variabile, di notte per esempio è maggiore." ricordo che ighina disse che l'energia del sole arriva prima sul lato oscuro e poi lato esposto al sole , il motivo non si sà ma fece l'esempio di una sfera in ferro da verniciare con una pistola elettrostatica e la vernice si accumula prima sul lato opposto da dove proviene la vernice , per poi coprire il tutto . Come se l'energia che arriva su una sfera (terra) per scendere sulla superfice dovresse seguire un percorso a vortice .

bertoldo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=3cJFkIDImuM dal minuto 5 in poi magnesio quarzo e rame

bertoldo ha detto...

http://alessandrosicurocomunication.files.wordpress.com/2012/11/010-1.jpg tesla energia radiante il condensatore e costituito ovviamente dalle armature in alluminio rame , il quarzo fà da spinterogeno (le pressioni sulle lastre di metallo spremono i quarzi che scaricano corrente sottoforma di plasma . Il problema di questi prototipi sono le amplissime dispersioni delle correnti vaganti nei quarzi . tendenzialemte andrebbero costruiti in forma millimetrica o nanometrica e assemblati in serie parallelo . Ci sono già molti oggetti che funzionano in questo modo e che recuperano l' "energia ambientale" .

Silvio Caggia ha detto...

@Bertoldo
Ma parli dell'energia delle onde sonore? Perché un microfono piezoelettrico fa quello che dici tu... Trasforma le variazioni di pressione su un cristallo in energia elettrica, come un accendino piezoelettrico...

bertoldo ha detto...

Se ci pensi è la stessa cosa che fà il prototipo in questione con l'aggiunta del mediatore carbonio che modifica la frequenza del calore e la trasforma in elettricità .

bertoldo ha detto...

ovviamente la pressione , sono le onde elettromagnetiche e non il suono o le vibrazioni , semplici differenze di frequenze

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